ACQUEDOTTO Un piano di investimenti quadriennale 2023-2026 da oltre 19 milioni di euro: è quello che è stato approvato la scorsa settimana a Bossolasco dall’Acquedotto delle Langhe e Alpi cuneesi (Alac), aderente alla società consortile Cogesi. Erano presenti il presidente della Provincia Luca Robaldo e una decina di soci che rappresentavano oltre il 75% delle quote azionarie. Due gli indirizzi, condivisi con il Consiglio d’amministrazione, che guideranno la strategia del quadriennio.
Spiega il presidente Marino Travaglio: «Vogliamo proseguire con gli investimenti per modernizzare le nostre reti, migliorare il sistema di adduzione con nuove condotte e la ricerca di captazioni integrative per mitigare gli effetti della carenza idrica dovuta al cambiamento climatico, contenere gli effetti degli aumenti energetici mediante autoproduzione con idroelettrico e fotovoltaico». Prosegue Travaglio: «Un secondo tema riguarda la preoccupazione derivante dall’inflazione mai così alta negli ultimi decenni, che sta erodendo, in modo significativo, il potere d’acquisto della pur consistente liquidità della società. È così prevista una rimodulazione delle somme disponibili in funzione del programma quadriennale».
Il dirigente parla, poi, del bilancio 2022. «Si prevede ancora con segno positivo, ma con un utile in forte contrazione rispetto all’anno precedente, principalmente a causa dell’aumento della spesa per l’energia elettrica, quadruplicata rispetto al 2021». Oltre 7,2 milioni di euro del programma di investimenti andranno per la realizzazione di una nuova tubazione adduttrice delle acque captate in Val Vermenagna. La fase di progettazione è stata già conclusa. Spiega Travaglio: «Il tracciato avrà origine a Carrù e si svilupperà fino a Monforte e Novello. Il nuovo tratto dell’acquedotto permetterà di creare un anello che ottimizzerà la ripartizione delle portate sull’intero sistema dell’Acquedotto delle Langhe».
Un’importante voce di spesa è quella relativa agli impianti di produzione di energia elettrica mediante fotovoltaico (un milione e 450mila euro), mentre per la ridefinizione di tratte di adduzioni e allacciamenti nelle Valli Bormida, Vermenagna, Corsaglia e nelle aree di Cherasco, Narzole, Pianfei sono stati stanziati oltre 6 milioni di euro: 300mila verranno destinati alla revisione completa del telecontrollo, mentre circa un milione ridefinirà gli attraversamenti sui torrenti.
«Il 2022 vedrà concludere i lavori previsti nel piano triennale precedente in cui spiccavano gli interventi per la manutenzione straordinaria a sorgenti e vasche di accumulo, impianti di produzione di energia mediante idroelettrico e il serbatoio a Cerretto Langhe. Queste ultime opere verranno inaugurate nella primavera prossima», conclude Travaglio.
Daniele Vaira