“Vicino a te – Alta Langa che cura”, un progetto rivolto alle persone dell’Alta Langa

Per ascoltare, aiutare e prendersi cura 

“Vicino a te - Alta Langa che cura”, un progetto rivolto alle persone dell’Alta Langa

ALTA LANGA “Vicino a te – Alta Langa che cura” è un progetto nato nel periodo successivo alla pandemia, momento particolare, dove il sistema sanitario nazionale, in prima linea in questa emergenza, è stato messo a dura prova. Proprio in questo contesto difficile, un gruppo di medici e infermieri, ha deciso di concretizzare il proprio desiderio di poter essere d’aiuto alla comunità, formando un anello di congiunzione tra la persona e l’accessibilità alle cure, nella consapevolezza della necessità di poter essere utili, a chi abita nei piccoli paesi ed è lontano dalle strutture sanitarie.

Questo gruppo di volontari, grazie alla loro esperienza in ambito sanitario e socio assistenziale, ha progettato la possibilità di rendersi disponibile all’ascolto e al supporto delle persone, in particolar modo gli anziani, con lo scopo di promuovere il miglioramento del loro benessere psicofisico attraverso lo strumento della Medicina Narrativa. L’attività si svolgerà in modo totalmente gratuito e in collaborazione con Enti e Istituzioni presenti sul territorio.

“Vicino a te - Alta Langa che cura”, un progetto rivolto alle persone dell’Alta Langa 1

Ma cos’è la Medicina Narrativa? A rispondere è Andrea Vero, presidente dell’Ordine dei Cavalieri delle Langhe – Aps (associazione promotrice dell’iniziativa), che sabato 10 dicembre, presso la sala convegni ” La Filanda” a Monesiglio, ha introdotto un interessantissimo incontro informativo a cui hanno partecipato proprio i volontari aderenti al progetto “Vicino a te – Alta Langa che cura”, ovvero la dottoressa Simona Panunzio, il professor Giovanni Fazzone, il dottor Renato Galliano, la dottoressa Roberta Rapetti, il dottor Massimo Miliacca e la dottoressa Viviana Panunzio.

«La medicina narrativa, – spiega Vero –  è un efficace strumento per prendersi cura, ponendo attenzione al vissuto della persona. L’operatore sanitario, nella pratica di cura, incontra la storia del paziente, non si confronta solo con dati di interesse clinico ma anche con i significati soggettivi della sua malattia, con il suo vissuto intarsiato di sofferenza e di bisogni esistenziali mettendo al centro il paziente come persona, creando proprio un’alleanza con il soggetto che ha bisogno di cure. Questo progetto vorrebbe creare una sinergia con la Sanità Istituzionale Territoriale esistente collaborando nella gestione dei bisogni della persona».

Come vorrebbero operare i volontari che hanno aderito al progetto?

«I professionisti della Sanità che hanno aderito al progetto “Vicino a te – Alta Langa che cura”, si renderebbero disponibili in modo totalmente gratuito offrendo la loro professionalità a supporto della Medicina del Territorio come peraltro previsto – in quanto soggetti del terzo settore – anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La prossima tappa sarà la presa di contatto con Enti ed Istituzioni del territorio, con altre Associazioni e Fondazioni già presenti per poter arrivare a coniugare l’aspetto scientifico delle cure con l’approccio umano».

Alice Ferrero

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