In arrivo più di 850mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche

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PIEMONTE Il provvedimento è stato affrontato nella mattinata di oggi, giovedì 16 febbraio, dalla Giunta regionale che ha stabilito i criteri di ripartizione. Il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore Chiara Caucino lo hanno definito:«Un passo fondamentale per il Piemonte si conferma una regione attenta ai più fragili e alle loro necessità sulle quali continueremo a investire». La Regione Piemonte si conferma sempre di più attenta alle esigenze delle persone più fragili, sostenendo l’abbattimento delle barriere architettoniche. La Giunta regionale ha deliberato di ripartire le risorse del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità (865.117,79 euro) che consentiranno ai Comuni la progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche, i cosiddetti Peba, cui sono tenuti per legge.

Per consentire l’utilizzo delle risorse assegnate al Piemonte, è stato previsto un criterio di ripartizione basato sulla suddivisione dei Comuni in fasce di popolazione e attribuendo a ogni fascia un contributo fisso come di seguito indicato.
Il primo gruppo è costituito dai Comuni con popolazione tra duemila e cinquemila abitanti, prevedendo un contributo di ottomila euro; il secondo gruppo è costituito dai Comuni da 20.001 a 40mila abitanti, prevedendo un contributo di euro 10mila euro; il terzo gruppo è costituito dai Comuni da 40.001 a 106.000 abitanti, prevedendo un contributo di euro 15mila euro; il quarto gruppo è costituito dai Comuni con popolazione superiore ai 105mila abitanti, prevedendo un contributo di 20mila euro. C’è  poi un quinto gruppo costituito dai Comuni, da 1.000 a 4.999, con la previsione di un contributo di quattromila euro e un sesto gruppo di centri con una popolazione inferiore ai mille abitanti a cui andrà un contributo di 2mila euro.

Le risorse saranno assegnate ai Comuni che manifesteranno il loro interesse a seguito di comunicazione formale e dettagliata da parte del Settore regionale Politiche di welfare abitativo della Direzione regionale Sanità e welfare. Le richieste dei Comuni verranno gestite a seguito di istanza inviata in formato elettronico sull’applicativo informatico regionale Epico. Le eventuali risorse residue verranno ripartite proporzionalmente tra le città aderenti, a seconda del gruppo di appartenenza.

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