Traffico internazionale di cocaina: controlli anche a Canale

Operazione anti-'ndrangheta: nei guai anche un commercialista astigiano

STUPEFACENTI Hanno toccato anche i Comuni di Canale e Cuneo, le indagini della Guardia di finanza di Torino concluse, questa mattina (venerdì 17 febbraio) con l’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare, – sette in carcere e tre ai domiciliari – emesse dalla Procura e dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo regionale per traffico internazionale di droga.

Secondo gli inquirenti l’organizzazione criminale, ai vertici della quale si trovava un albanese di 37 anni, era attiva fra le provicne di Asti e Torino ma anche in Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna. Il sodalizio riusciva a importare, sui camion, grandi quantitativi di cocaina dall’Olanda, la stoccava quindi in locali deposito prima di provvedere alla distribuzione con corrieri che potevano servirsi di un vasto parco automezzi, con veicoli di proprietà oppure presi a noleggio. Durante le indagini, avviate all’inizio del 2022, le Fiamme gialle hanno appurato l’esistenza di depositi della droga nel Cuneese e nell’Alessandrino, da qui i carichi partivano verso le piazze di spaccio.

Pedinamenti e intercettazioni hanno consentito di ricostruire anche un sistema di comunicazione cifrato fra i membri della banda (7 italiani e 3 albanesi), per eludere gli investigatori che, in due circostanze sono riusciti a intercettare i carichi. Nell’aprile del 2022, a bordo di un camper, erano stati rinvenuti 100 chili di stupefacente, altri 25 chilogrammi di cocaina erano stati cautelati, due mesi dopo, all’interno di cinque forme di parmigiano, appositamente scavate e caricate a bordo di un furgone. Se immessi sul “mercato” questi carichi avrebbero fruttato ricavi per venti milioni di euro.

Davide Gallesio

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