ALBA Dopo quattro anni di assenza, domenica 16 tornerà la Doi pass con coi dl’Avis, giunta alla 46ª edizione e organizzata dalla sezione locale dei donatori di sangue in collaborazione con il Gruppo podisti albesi.
La partenza della camminata non competitiva è prevista per le 9.30 dal parcheggio Avis di via Margherita di Savoia 10 (zona corso Europa). Le iscrizioni si possono effettuare telefonando allo 0173-44.03.18, scrivendo a segreteria@avisalba.it o direttamente in sede, fino alle 9 del giorno stesso. Chi partecipa come gruppo avrà tempo fino alle 18 di sabato 15. Ai partecipanti sarà dato in omaggio, dopo il versamento della quota di iscrizione di 10 euro, una confezione di riso piemontese.
La prima edizione, di 21 chilometri, si svolse nel 1974. Poi la distanza fu ridotta a 17 e poi a 13,5, da percorrere tra le colline di Madonna di Como e San Rocco. Ora la formula, già collaudata nel 2019, prevede una decina di chilometri tra la sede, via dell’Acquedotto e le strade che costeggiano il fiume Tanaro.
Spiega Gianluca Adriano, presidente avisino di Alba: «Non assegneremo premi ai vincitori, sarà una camminata tra amici e simpatizzanti; un momento goliardico, in cui manterremo le storiche tradizioni della sveglia consegnata all’ultimo arrivato e dei premi in bottiglie di vino ai gruppi più numerosi. Non mancheranno i ristori, possibili grazie alla generosità di numerose aziende».
Adriano spera in «una partecipazione numerosa, per trascorrere delle ore in amicizia e sensibilizzare sul tema della donazione di sangue. Quanto raccolto finanzierà le nostre attività, dalle quali dipende la salute e la vita di chi necessita di trasfusioni. Purtroppo l’inflazione si riflette anche sui bilanci del volontariato ed è sempre più complicato far quadrare i conti».
Il presidente è stato eletto a ottobre, dopo le dimissioni di Giuseppe Ferraro. Tra le novità introdotte con rinnovo del direttivo c’è il «gruppo manifestazioni, costituito da alcuni giovani avisini affiancati dal- l’esperienza dei donatori più anziani. La nostra marcia sarà un punto di partenza per l’organizzazione di una serie di iniziative di tipo ludico e sportivo che annunceremo nei prossimi mesi. Noi donatori siamo una grande famiglia e ci tengo a cementare sempre di più la nostra unione. Per questo, chiedo scusa per eventuali disagi, legati soprattutto alla mancanza di medici e anche gli accorpamenti dei gruppi, che ora sono stati dettati dall’emergenza, potrebbero essere solamente temporanei».
Davide Barile
