A BRA erano arrivate nel 1993, alla vigilia dell’apertura della Casa del clero Beato Sebastiano Valfrè e il 16 dicembre dell’anno scorso se ne sono andate. Un fulmine a ciel sereno per i tanti amici e benefattori che in tutti questi anni le avevano apprezzate, ben volute e aiutate. Poi la decisione della chiusura della Casa del clero e di conseguenza della loro partenza. Ha ricordato suor Gloria, la prima superiora a Bra, ora a Settimo Torinese, nella Casa madre: «Siamo state avvisate prima da una telefonata e poi successivamente da una comunicazione scritta dalla Diocesi che dovevamo lasciare Bra, senza nessun avviso prima», quindi una decisione che non dipendeva da loro, ma da un diverso utilizzo della casa, oggetto di lavori e di riconversione in tutti questi mesi. Una partenza non annunciata e non voluta da loro, come ha sottolineato la stessa superiora a tu per tu.Una partenza non annunciata, quindi, non voluta da loro.
Ma a parte la storia di questo addio, oggi, domenica 30 aprile, c’è stata l’occasione di un saluto, di una festa e di un ringraziamento in grande stile. Presente il sindaco della Città di Bra, Gianni Fogliato, il vicesindaco Biagio Conterno e l’assessore Luciano Messa, numerosi collaboratori del santuario e amici a vario livello delle Suore.
Il primo cittadino braidese ha consegnato una targa di ricordo per l’apostolato svolto in Bra al santuario della Madonna dei fiori dove, in questi anni, hanno contribuito a rafforzare la devozione. Poi un momento conviviale sul sagrato del santuario. Ha detto un collaboratore del santuario: «Grazie sorelle Oblate per tutto quello che avete fatto in questi trent’anni di presenza, dal servizio ai sacerdoti anziani all’animazione delle Messe con il canto e la preghiera, o solo semplicemente quando v’ncontravamo per strada o al supermercato. Grazie suor Gloria, grazie suor Elena».
Lino Ferrero
