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L’Ancalau premierà il Roccaverano dop

Al consorzio di tutela un tributo legato alla qualità del prodotto e alla cura ambientale

L'Ancalau premierà il Roccaverano dop
L'anno scorso il premio andò alle lotte ambientali contro l'Acna di Cengio.

BOSIA Un riconoscimento alle qualità del prodotto, alla tradizionalità coniugata con l’evoluzione dei metodi, alla conservazione dell’ambiente, al contributo per l’attrazione del turismo e al popolamento del territorio. È assai lungo l’elenco dei meriti che il formaggio Roccaverano dop e la sapiente conduzione della filiera organizzata dal consorzio di tutela hanno conseguito in ordine ai temi della qualità, della continuità della tradizione e dell’indispensabile innovazione.

Oggi il Roccaverano rappresenta un’eccellenza riconosciuta e costituisce un esempio da imitare anche in altri ambiti, come il rispetto e la tutela dell’ambiente naturale, motivo di attrazione di un turismo educato e in continua crescita, e lo stimolo al popolamento del territorio, che viene dalla possibilità per persone spesso di diverse provenienze ed esperienze di dare vita a una nuova attività libera e promettente.

Il Premio Ancalau dedicato al lavoro e all’ambiente è stato istituito nel 2021 e dedicato alla memoria dell’imprenditrice Agitu Ideo Gudeta morta tragicamente. L’anno scorso il riconoscimento è stato attribuito ai coraggiosi che lottarono e ottennero la fine dell’inquinamento secolare del fiume Bormida da parte dell’Acna di Cengio, consegnato a Roberto Bodrito, sindaco di Cortemilia, Comune che ebbe ruolo strategico nell’organizzazione della tenace e prolungata protesta popolare.

Il premio 2023 sarà consegnato, domenica 18 giugno, al presidente del consorzio del Roccaverano dop, Fabrizio Garbarino, al termine di una tavola rotonda (mai definizione più adeguata) sulla cucina tradizionale di Langa, alla quale parteciperanno critici enogastronomici, giornalisti specializzati e blogger, che si aprirà con l’attribuzione della Hall of fame a Cesare Giaccone, insuperabile maestro della cucina di Langa.

Fabio Gallina

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