Uniti per Alba: «Chiediamo chiarezza sul furto della medaglia»

Rubata la medaglia d'oro al valore militare dall'ufficio del sindaco di Alba

IL FURTO In seguito al Consiglio comunale di Alba di ieri sera, Uniti per Alba ha voluto comunicare quanto segue sul furto della medaglia d’oro al valore militare.

«Riteniamo necessario esprimere alcune considerazioni sulla vicenda del furto della medaglia d’oro. Pur comprendendo e condividendo il necessario riserbo al fine di non recare danno alle indagini in corso, intendiamo manifestare la nostra insoddisfazione per come il sindaco ha gestito la vicenda. Carente e confusa è stata la modalità con cui la notizia è stata diffusa alla città e ancor di più lo è stato nei confronti di coloro che rappresentano i cittadini in Consiglio comunale.

Su nostra sollecitazione il sindaco, nella seduta del 31 maggio, ha dato comunicazione della vicenda al Consiglio comunale senza aggiungere alcuna informazione significativa rispetto a quanto già noto. Unica novità di rilievo è stata l’informazione circa l’esclusione della pista politica, affermazione non supportata da alcun elemento.

Come gruppi di minoranza abbiamo manifestato il nostro sconcerto per il grave sfregio all’identità antifascista della nostra città e abbiamo espresso solidarietà al Sindaco, anche in considerazione delle posizioni antifascista chiaramente espresse dal primo cittadino in più occasioni.

Per contro non possiamo non esprimere il nostro stupore per lo scarso livello di sicurezza e la vulnerabilità del Palazzo comunale e Io stupore aumenta ricordando come i temi della sicurezza siano ”raccontati” da questa maggioranza come strategici e centrali nell’ azione dell’Amministrazione. E siamo allibiti nel constatare che, pur essendo trascorso quasi un mese dal furto, nulla è stato fatto per ridurre tale vulnerabilità. Riteniamo ancor più grave tale situazione considerando che il Palazzo comunale rappresenta il cuore della Città, non solo per la sua funzione di rappresentanza ma  anche come contenitore di documenti e dati fondamentali, a partire da quelli personali di tutti i cittadini albesi.

Manteniamo la nostra disponibilità a contribuire in qualsiasi modo per porre rimedio a questa brutta pagina della storia cittadina, ma nel contempo chiediamo chiarezza e chiediamo che vengano adottati tutti quei provvedimenti idonei a rendere più sicuro il Palazzo comunale».

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