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Alba: il tema dei lavoratori agricoli stagionali approda in Consiglio comunale

Ad Alba 40 lavoratori nelle vigne dormono in strada

ALBA Il Centro di prima accoglienza di via Pola è pieno. E, oltre ai 26 uomini accolti nel dormitorio, sono almeno altrettante le persone che gravitano sulla struttura e che dormono in strada, sui marciapiedi, sui balconi e in luoghi di fortuna. Una situazione che Gazzetta d’Alba descrive da settimane, con reportage e interviste,  proprio incentrati su via Pola e sui giovani lavoratori agricoli che vi trovano rifugio. Durante il Consiglio comunale di oggi, venerdì 28 luglio, il tema è stato sollevato dall’interpellanza del consigliere di Uniti per Alba, William Revello, che ha chiesto all’Amministrazione chiarimenti sulle politiche portate avanti. A rispondere è stata l’assessore alle Politiche sociali Elisa Boschiazzo: «Il tema è molto complesso, perché tocca più livelli. Dal canto nostro, abbiamo cercato di sostenere via Pola in più modi, in termini economici e di progettualità, come con il progetto Prins. In questo momento, stiamo cercando di trovare situazioni abitative per dare respiro al Centro».

Un altro progetto citato dall’assessore è il bando Common Ground regionale: «Avremo la possibilità di avere ore aggiuntive di educatori», ha precisato Boschiazzo, per poi fare riferimento ai tavoli tematici avviati con i soggetti coinvolti. «Mi auguro che tutti facciano la propria parte: serve non solo dignità, ma anche integrazione. Per fortuna, la nostra città offre molti posti di lavoro, ma evidentemente non sa accogliere chi arriva proprio con questo scopo». Revello ha sollevato parecchi dubbi sulla risposta: «Non sono soddisfatto di quanto riportato dall’assessore. E mi rifaccio a quanto affermano le associazioni e gli stessi lavoratori, che dopo quattro anni si trovano di fronte agli stessi problemi. Tutto viene lasciato sulle spalle della Caritas e in particolare sulla figura di don Gigi Alessandria. Servono una nuova struttura e servizi aggiuntivi,  basti pensare alle docce, perché il Centro è saturo e non ce la fa più». Revello ha aggiunto: «Oggi ad Alba il problema è relegato ad una via nascosta ed è facile chiudere gli occhi; forse, a breve, non sarà più così e diventerà ancora più evidente. Per questo, è arrivato il momento di agire e di attuare politiche concrete per dare dignità a questi lavoratori».

Su Gazzetta d’Alba di domani, sabato 29 luglio, affronteremo nuovamente l’argomento.

Francesca Pinaffo

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