BRA È deceduto ieri pomeriggio (giovedì 27 luglio) nella bella casa d’epoca che si affaccia su via Gorizia, nella quale viveva amorevolmente accudito dalla sorella Margherita – anche lei artista – e nella quale aveva il suo studio al pian terreno, l’artista Gioachino Chiesa, classe 1937.
Grande scultore autodidatta, nato a Santa Vittoria d’Alba, da bambino giocava nel laboratorio del padre restauratore, iniziando a prendere contatto con la materia, imparando a plasmarla con nuove creazioni che nel tempo hanno saputo coniugare creatività, artigianalità e passione per il territorio.
Per lui è sempre stato importante il legame con le sue origini, tanto che il comune di Santa Vittoria l’ha nominato cittadino onorario e ha allestito per lui, sin dai primi anni duemila, una Gipsoteca comunale, gestita dall’associazione culturale Anforianus, che contiene le memorie di gesso delle sculture diffuse in tutta Italia e all’estero.
Per Chiesa la «scultura è matematica, e quindi precisione»; i materiali che lui utilizzava per le sue creazioni vanno dal bronzo, al marmo, al legno, alla terra, fino agli esperimenti con carta, tessuto, colle e resine. Cavaliere della Repubblica per meriti artistici, era anche membro dell’accademia Tiberina di Roma, dell’accademia dei Cinquecento e dell’accademia Tearina di Pescara.
Nello scorso mese di settembre, proprio nel suo studio, alla presenza del sindaco Gianni Fogliato, dell’amico Domenico Dogliani, del funzionario comunale Fabio Smareglia, della sorella Margherita e del notaio Alberto Vadalà, Gioachino aveva firmato l’atto di donazione liberale (a titolo gratuito) di 102 opere, oggi conservate in Municipio e nei musei cittadini, in attesa di collocarle a palazzo Garrone, non appena sarà completata la riqualificazione.
Valter Manzone
«Scompare il più noto scultore braidese»
«Con Chiesa scompare il più noto scultore braidese. Dotato di straordinaria inventività e manualità, sostenuto da amici ed estimatori, tra cui un noto medico cittadino che, quando ancora l’artista era giovinetto lo incoraggiò con convinzione, Chiesa si è via via affermato realizzando opere importanti, in primis il commovente monumento ai caduti della campagna di Russia che domina l’ingresso del cimitero cittadino», ricorda Fabio Balio, presidente del Consiglio comunale e delegato alla cultura. «Recentemente aveva donato alla città di Bra un ragguardevole numero di opere, alcune delle quali già collocate a palazzo Traversa nell’androne d’accesso e al piano nobile. Le altre troveranno giusta collocazione negli uffici comunali e a palazzo Garrone non appena compiuto il recupero previsto con i fondi del Pnrr».