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Consegnati dalla Regione gli attestati ai titolari delle botteghe dei servizi

Consegnati dalla Regione gli attestati ai titolari delle botteghe dei servizi

TORINO Sono stati consegnati oggi a Torino dal presidente Alberto Cirio e dal vice presidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso gli attestati e le vetrofanie agli esercenti delle botteghe dei servizi, bando finanziato dalla Regione con 3 milioni e 700mila euro e rivolto ai Comuni montani con popolazione inferiore ai cinquemila abitanti. Tra i criteri per l’attribuzione del punteggio, anche l’indice di marginalità del Comune. Il contributo massimo previsto per ogni singola domanda era di 50mila euro, di cui 30mila per investimenti e 20mila per spese di gestione. In totale sono state 107 le domande ammesse: 49 in provincia di Cuneo per un totale di un  milione e 713.218 euro).

«Con il bando per le botteghe dei servizi abbiamo voluto dare un contributo per far vivere i piccoli comuni: un investimento a favore dei nostri territori, in particolare per le nostre montagne che sono l’anima della regione. Risorse concrete per le attività commerciali che diventano antenne della pubblica amministrazione per offrire servizi preziosi alla cittadinanza e mantenere vive le comunità. Montagne e borghi non devono essere solo luoghi di villeggiatura in cui trascorrere le vacanze, ma anche zone dove poter vivere tutto l’anno con servizi e attività economiche», ha affermato Cirio.

«Il bando delle botteghe dei servizi è un tassello della più ampia strategia per la montagna che la Regione intende portare avanti per garantire crescita e sviluppo e creare comunità anche nelle zone più marginali. Il prossimo passo sarà il riordino delle Unioni montane. Pensiamo a coloro che dalla città si vogliono spostare in montagna ma anche a coloro che dall’estero hanno intenzione di investire in Piemonte», ha affermato il vice presidente Carosso.

Le botteghe dei servizi sono esercizi commerciali di prossimità per la vendita al dettaglio di beni alimentari e di prima necessità, in cui si integrano attività di informazione per la cittadinanza. In sostanza, veri e propri terminali per la pubblica amministrazione sul territorio e nel contempo esercizi che svolgono altri servizi utili a migliorare la qualità di vita dei residenti. Internet point, biglietteria del trasporto pubblico locale, noleggio di attrezzature a scopo escursionistico o sportivo, spazi per co-working, sportello postale (previa convenzione con il gestore del servizio), servizi di pagamento e di ricarica telefonica, consegna domiciliare gratuita, somministrazione di alimenti e bevande, vendita di generi appartenenti al settore merceologico non alimentare sono alcuni dei servizi previsti.

In provincia di Cuneo hanno usufruito dei contributi regionali botteghe di Acceglio, Aisone, Argentera, Caprauna, Cartignano, Castelmagno, Crissolo, Frassino, Gambasca, Levice, Melle, Mombarcaro, Montemale di Cuneo, Monterosso Grana, Murazzano, Ostana, Paesana, Paroldo, Pietraporzio, Pontechianale, Pradleves, Prazzo, Rittana, Robilante, Roccasparvera, San Benedetto Belbo, San Damiano Macra, Sanfront, Serravalle Langhe, Valdieri, Venasca, Vernante, Viola, Sampeyre, Rifreddo, Limone Piemonte, Roccaforte Mondovì, Aisone e Cissone.

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Gazzetta d’Alba aveva trattato l’argomento a maggio, quando erano stati resi noti i Comuni finanziati. Di seguito, un estratto dell’articolo pubblicato sull’edizione cartacea.

Arrivano anche in sei paesi dell’alta Langa i fondi regionali per il mantenimento e lo sviluppo delle botteghe dei servizi.  «Ci siamo attivati come Unione montana per verificare nei Comuni quali negozi erano presenti e quali servizi erano garantiti. La realizzazione di un censimento accurato ha permesso alla Regione di capire la situazione e di formulare il bando», spiega il presidente dell’Unione Davide Falletto, sindaco di Serravalle Langhe, uno dei paesi la cui bottega sarà finanziata. Si tratta di un minimarket che fornisce già alcuni servizi, ma che potrebbe aumentare le proprie possibilità proprio grazie ai fondi della Regione. «È un bel segnale che arriva nelle zone disagiate ed è una buona occasione per ampliare i servizi al cittadino», aggiunge Falletto.

Un’ottima occasione che non si è fatta sfuggire Sara Cora, titolare del Market Sara di Mombarcaro, che potrà implementare i servizi con un distributore automatico per sigarette, la realizzazione di Internet point e servizio fax e l’affissione di una bacheca per fornire informazioni su percorsi pedonali e ciclabili. «Il finanziamento è stato approvato, ma non sappiamo ancora quale somma arriverà dalla Regione. Credo che dovrei ricevere circa diecimila euro. Era possibile scegliere tra numerosi servizi e ho pensato a ciò che poteva essere più utile», racconta Sara, che ha da poco ristrutturato il locale con un finanziamento statale.

Aggiunge il sindaco di Murazzano Luca Viglierchio: «Incrementare i servizi potrebbe avere un duplice vantaggio. Alcuni sono rivolti ai residenti che ne potrebbero usufruire soprattutto nel periodo invernale, mentre altri risponderebbero alle esigenze dei molti turisti che nei mesi primaverili ed estivi arrivano a Murazzano». L’importanza della bottega come servizio pubblico è ribadita anche dalla sindaca di Levice Francesca Rovello. Nel Comune della Valle Bormida il contributo regionale andrà al negozio di alimentari e bar Palazzo Scarampi. «È l’unico punto del paese dove si possono reperire generi alimentari. Per i gestori è un aiuto fondamentale. Un paese senza negozi muore», afferma Rovello. Soddisfatto anche Emilio Porro, primo cittadino di San Benedetto Belbo. L’unico negozio del paese, beneficiario del contributo, si trova in locali del Municipio. «La bottega funziona anche come bar e, presto, sarà tabaccheria. Diventerà un luogo d’incontro importante. Uno spazio del genere è necessario per far vivere un paese», afferma Porro.

Anche a Paroldo il negozio, riaperto da un paio d’anni, si trova in locali di proprietà comunale. Il sindaco Piercarlo Adami spiega che il gestore intende ampliare la struttura a scopo ricettivo e dare servizi come il noleggio di e-bike e informazioni turistiche. Commento positivo al bando è arrivato dal presidente di Uncem Piemonte Roberto Colombero: «Sono risorse preziose. Il commercio in montagna soffre. Serve una fiscalità differenziata. Eliminare le imposte nelle aree montane non indebolisce lo Stato, ma lo rafforza. Un negozio o un bar in meno nei piccoli paesi è una perdita per tutti».

 

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