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Il dissesto finanziario di Santo Stefano Roero torna in aula: tutte le tappe della vicenda

È fissata per mercoledì 19 luglio la prossima udienza del procedimento al Tribunale di Asti, contro i sei imputati tra cui l’ex sindaco Renato Maiolo

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SANTO STEFANO ROERO È fissata per mercoledì 19 luglio la prossima udienza del procedimento, presso il Tribunale di Asti, contro i sei imputati per la vicenda che aveva colpito Santo Stefano Roero: l’ex sindaco del paese (fino al 2019) Renato Maiolo e la segretaria comunale Anna Maria Di Napoli (entrambi accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso morale e materiale in atti pubblici e turbativa d’asta; a Maiolo sono contestati anche i reati di peculato, minacce e porto abusivo d’armi); il geometra Giovanni Careglio; l’architetta Cinzia Gotta; il professionista esterno, beneficiario di somme pagate, Marco Musso e la responsabile finanziaria dell’ente comunale Federica Borello.

In quella data, terminerà il contro-esame del maresciallo della Guardia di finanza Pasquale Moltelo e dovrebbe iniziare l’audizione dei testi del Pm. In attesa di conoscere i nuovi risvolti processuali, ricostruiamo i principali passaggi della vicenda che aveva travolto il Comune roerino, proprio a partire dalle indagini nell’ambito dell’operazione Feudo, condotta dalle Fiamme gialle di Cuneo e da cui aveva preso il via l’iter giudiziario.

Primi mesi del 2021: risale a questo periodo l’articolata attività investigativa, su delega della Procura di Asti, intrapresa dalla Guardia di finanza cuneese, per verificare presunti sprechi di denaro pubblico da parte dell’Amministrazione comunale di Santo Stefano Roero, che avrebbero determinato, nel 2019, un consistente deficit finanziario nelle casse dell’ente, poi commissariato a settembre del 2020 e affidato alla viceprefetta Lorella Masoero. Nello specifico, l’indagine era scaturita a seguito di una segnalazione alla Corte dei conti di Torino relativa a un campo sportivo e all’accertamento da parte della medesima di un passivo di un milione e 300 mila euro circa per le casse comunali. Coordinate dal Pm Davide Lucignani della Procura astigiana, le Fiamme gialle avevano documentato un sistema fraudolento, che sarebbe stato messo a punto dall’ex sindaco e dalla segretaria comunale con il geometra e l’architetta, per richiedere e indirizzare i finanziamenti pubblici ricevuti dall’ente, cioè 15 milioni di euro negli ultimi 15 anni, verso opere pubbliche inutilizzate, la cui progettazione sarebbe stata affidata, con importi talora gonfiati, agli stessi tecnici compiacenti.

29 giugno 2021: sono eseguite le ordinanze di custodia cautelare, emesse il 24 giugno dalla giudice Francesca Di Naro, nei confronti dell’ex sindaco Renato Maiolo, della segretaria comunale Anna Maria Di Napoli, dell’architetta Cinzia Gotta e del geometra Giovanni Careglio.

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Il plesso scolastico posto sotto sequestro

Luglio 2021: L’ex primo cittadino e gli altri indagati compaiono in Tribunale per l’interrogatorio di garanzia, durante il quale Maiolo si avvale della facoltà di non rispondere. Legato all’operazione Feudo, a metà mese, il sequestro della scuola di Santo Stefano Roero per sospette irregolarità progettuali: la Guardia di finanza comunica, a novembre, il dissequestro dell’istituto scolastico.

Dicembre 2021: la Procura notifica l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e Maiolo torna in libertà, dopo essere stato agli arresti domiciliari da fine giugno. Ai quattro indagati se ne aggiungono altri due: il professionista esterno, beneficiario di somme pagate, Marco Musso; e la responsabile finanziaria dell’Ente comunale Federica Borello. La raccolta di prove, in quelle settimane, porta a sequestri di beni e valori per oltre 100mila euro.

Gennaio 2022: il Pm Lucignani formula la richiesta di rinvio a giudizio per i sei indagati.

Marzo 2022: nell’udienza preliminare, davanti al giudice Claudia Beconi, il Comune di Santo Stefano Roero si costituisce parte civile con l’avvocato Giulio Calosso del foro torinese.

Maggio 2022: Disposto il rinvio a giudizio dei sei imputati: il giudice Beconi accoglie la relativa richiesta formulata in precedenza dal Pm Lucignani. Sempre nell’udienza preliminare, il giudice accoglie anche l’istanza dell’avvocato Roberto Ponzio, difensore di Maiolo, per la revoca nei confronti di quest’ultimo della misura cautelare del precedente obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

Dicembre 2022: Ammesse le prove chieste dalle parti nell’ambito del procedimento contro i sei imputati. Nell’udienza davanti al Tribunale di Asti in composizione collegiale, presieduta dal giudice Alberto Giannone con a latere i colleghi Beatrice Bonisoli ed Elio Sparacino, sono anche ridotte alcune liste testimoniali.

Maggio 2023: nel collegio giudicante entra, al posto della dottoressa Bonisoli, la collega Victoria Dunn. Inizia la fase dibattimentale con la lunga audizione di un teste del Pm, il maresciallo Pasquale Moltelo della Guardia di finanza di Cuneo, che riferisce sulle indagini svolte e sul loro sviluppo. Dopodiché, si apre il contro-esame da parte della difesa. Nel corso dell’udienza, si parla, in particolare, del disavanzo accertato dalla Guardia di finanza, alla fine del 2021, pari a 2 milioni e 171mila euro per il Comune di Santo Stefano Roero, che conta circa 1.300 abitanti. In aula sono presenti l’ex sindaco Maiolo e l’attuale prima cittadina Giuseppina Facco.

Giugno 2023: prosegue il contro esame del maresciallo delle Fiamme gialle da parte della difesa. L’avvocato Ponzio, difensore di Maiolo, ribadisce: «Il mio assistito si propone di dimostrare la correttezza del proprio operato e che i contributi erogati al Comune di Santo Stefano Roero sono stati destinati esclusivamente a spese utili alla qualità urbana e al tessuto sociale del paese, che sono migliorati negli anni in cui Maiolo è stato sindaco. Contestiamo con forza che vi siano state appropriazioni o distrazioni di denaro».

Manuela Zoccola

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