Ultime notizie

L’altra faccia del turismo: meno alloggi in affitto e più locazioni brevi

Per Fabio Tripaldi la riduzione del numero di alloggi in affitto è «un campanello di allarme di un contesto sociale in forte evoluzione»

L'altra faccia del turismo: meno alloggi in affitto e più locazioni brevi

ALBA Alba si sta trasformando in una città-albergo per turisti? Senza dubbio è un’iperbole, ma c’è un fondo di realtà, per un territorio che negli ultimi dieci anni ha vissuto una forte crescita in questa direzione.

Lo sanno bene i cittadini che non si sono visti rinnovare il contratto di affitto, anche dopo molti anni nella stessa abitazione, a fronte della decisione dei proprietari di convertire gli immobili in locazioni turistiche.

Certo, una scelta legittima, ma anche «un campanello di allarme di un contesto sociale in forte evoluzione», come ha commentato il consigliere di Uniti per Alba Fabio Tripaldi, che ha presentato un’interrogazione sul tema nel  Consiglio comunale di venerdì 28 luglio.

«Siamo tutti d’accordo nel dire che il turismo è una grande risorsa per la città e per il territorio, ma dall’altro lato crediamo sia fondamentale monitorare su questo fenomeno: i maxi prezzi degli affitti e la difficoltà a trovare alloggi, in parte per l’aumento delle locazioni turistiche, sono aspetti da affrontare seriamente. Per non parlare delle persone che si sono ritrovate senza casa, a fronte del mancato rinnovo di un contratto: ognuno è libero di utilizzare come preferisce la propria abitazione, ma il problema va inserito in un discorso più ampio», ha aggiunto Tripaldi, con riferimento anche ai 3milioni di euro complessivi stanziati lo scorso anno dalla Regione per interventi in abitazioni da convertire in chiave turistica, attraverso un bando che ha attirato l’attenzione di molti.

«Il rischio è quello di perdere l’autenticità della città, un danno non solo per i residenti, ma anche per gli stessi turisti», conclude Tripaldi.

A intervenire sul tema è stato l’assessore al turismo Emanuele Bolla: «In questo momento, su circa 200 strutture presenti in città, 70 sono locazioni turistiche brevi, circa il 35 per cento del totale. Il turismo è un settore che dà lavoro a circa 11mila persone sul nostro territorio: è un indotto in crescita e una fonte da coltivare per il futuro. Anche perché, nel nostro caso, non possiamo certo parlare di over tourism. In altre parole, la nostra è una città a oggi vivibile e in cui il turista è accolto al meglio: dall’altro lato, è importante monitorare il rapporto e l’impatto del comparto sulla cittadinanza, senza amplificare un problema che oggi si pone su un piano del tutto diverso rispetto a città come Firenze, trasformate dal turismo».

Francesca Pinaffo

 

 

Banner Gazzetta d'Alba