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Dalla Bolivia a Bra, in ricordo di don Domenico Binello

Dalla Bolivia a Bra, un ricordo di don Domenico Binello

BRA Ieri 19 ottobre è stato il quinto anniversario della morte di un salesiano indimenticabile, don Domenico Binello, amatissimo sia a Bra, dove nel 1976 ha fondato l’Oratorio salesiano di Bra, sia in Bolivia, dove ha trascorso gran parte della sua vita da missionario e dove ha scelto di essere sepolto.

Proprio oggi è arrivato ai Salesiani Cooperatori di Bra, da La Paz, la locandina della commemorazione di questo prete, originario di Priocca.

Una cooperatrice di Bra ha scritto: «Che bello che la comunità di La Paz ricordi con tanto affetto don Binello». Anche Valter Manzone, sia  come collaboratore di Gazzetta d’Alba e legatissimo all’opera salesiana di Bra (era stato animatore nei primi anni dell’Oratorio), sia come ex responsabile del CFP e salesaino cooperatore dichiara:«Una preghiera di cuore per un salesiano innamorato di don Bosco e dei giovani».

Lo chiamavano Don Bi, all’oratorio, poi nel 1979 era partito come missionario prima a Cochabamba, poi a La Paz, la capitale della Bolivia. Era tornato a guidare nuovamente l’Oratorio salesiano nel settembre 1994, ma dopo pochi mesi aveva deciso di ripartire (nel febbraio 1995) per la “sua”  amata Bolivia, il cuore ormai era là e dopo tanti anni, Bra non era più la Bra che aveva lasciato nel 1979: l’orologio della storia e della vita scorre e le cose erano cambiate.

Con lui nacque all’Oratorio un giornalino intitolato “Il Picchio”, che durò qualche anno. Rare le occasioni di ritorno a Bra, ma ogni volta veniva accolto con immutato affetto ed entusiasmo.

Poi la malattia e la morte di questo grande missionario. Nell’ambito del forte legame intessuto tra le comunità che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di beneficiare della sua opera, dalla capitale La Paz giunge l’invito a ricordarlo insieme in una funzione che si svolgerà nella capitale boliviana in suo ricordo il giorno dell’anniversario.

Lino Ferrero

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