L’ultimo romanzo di Aliberti Gerbotto: chi ha ucciso il presidente Giovanni Quaglia?

Il Vescovo di Saluzzo, Cristiano Bodo, mercoledì 22 novembre, presenterà il nuovo romanzo di Gian Maria Aliberti Gerbotto

L’ultimo romanzo di Aliberti Gerbotto: chi ha ucciso il presidente Giovanni Quaglia?

SALUZZO Sarà il Vescovo di Saluzzo Monsignor Cristiano Bodo a presentare mercoledì 22 novembre alle 18 all’Interno 2, il nuovo romanzo di Gian Maria Aliberti Gerbotto: “L’enigma del palazzo”. Protagonista del giallo, l’ex Presidente della Fondazione CRT nonché della Provincia, Giovanni Quaglia.

La trama

Il professore viene misteriosamente ripescato morto dalle acque del Po, a Torino. Che sia una caduta accidentale o un omicidio? Una bella gatta da pelare per il Maresciallo dei Carabinieri Siviero che dovrà risolvere il giallo.  Ma il professor Quaglia, che con ironia si è prestato alla farsa romanzesca di Aliberti, non è l’unico personaggio reale a comparire ed essere coinvolto nella nuova fatica letteraria del 51enne giornalista saluzzese. Come ci ha abituato Aliberti in tutti i suoi romanzi, continua la carrellata di personaggi della Granda che l’autore si è divertito a disseminare anche lungo questa storia, coinvolgendoli nella trama, tutti citati con i loro veri nomi e ruoli sociali nella vita reale. Ma veniamo alla trama: “Nel libro, Quaglia è il presidente di una società filantropica che si occupa dell’acquisizione di immobili d’interesse storico e culturale, con l’obiettivo di restaurarli e poi restituirli alla cittadinanza, rendendoli accessibili e visitabili.
Quando la sua Onlus s’impegna nell’acquisto di un palazzo a Saluzzo, abbandonato e ai limiti della fatiscenza, ecco spuntare all’improvviso ricche controfferte presentate da misteriose società. La morte del professore, con cui si apre il romanzo, è da mettere in relazione con la proposta di acquisto di quell’immobile di Corso Piemonte?”. Spiega l’autore.

Un libro ambientato nel territorio

Molti sono i volti noti e meno noti di Saluzzo e Cuneo, alcuni dei luoghi in cui si svolgono le scene del giallo. “Con lo scrittore piemontese il noir si trasforma in una sorta di eccezionale guida social-turistica romanzata.”

Un’autore che riceve sempre molti riconoscimenti in ambito locale e nazionale

Gian Maria Aliberti Gerbootto è un giornalista, scrittore e personaggio televiso, Saluzzese, nato a Bagnolo Piemonte, 51 anni, è stato docente all’Università Statale delmonte orientale, autore di molte pubblicazioni di successo, ha colaborato con numerose testate tra cui Telesette, vanity Fair e Corriere della Sera.

«Aliberti colpisce ancora. Trafigge e affonda Giovanni Quaglia, che da Grande e Pio Elemosiniere accetta di recitare la parte, e per dar corpo ad una arzigogolata “favola”, chiama a raccolta personaggi di fantasia e la folla vera degli amici di sempre.In un romanzo molto profano, a differenza del precedente imperniato sul Vescovo di Saluzzo, l’autore scioglie un inno alla Natura». – scrive lo storico e prof. Aldo Alessandro Mola, nella Prefazione del libro.

Lino Ferrero

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