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A Canale i pullman non si fermano se sono pieni o gli studenti non alzano il “braccino”

A Canale i pullman non si fermano se sono pieni o gli studenti non alzano il “braccino”

LETTERA AL GIORNALE Cara Gazzetta d’Alba, invio questa e-mail da me inoltrata a Gtt in merito a un reclamo per un disservizio che ormai si presenta con preoccupante frequenza sulla tratta Canale-Alba, servizio, se così si può a questo punto chiamare, utilizzato dagli studenti delle scuole superiori. Non chiedo che venga per forza pubblicata, sono conscia del fatto che esistano ben più gravi problemi.

Sara Destefanis

Spettabile Gtt, buongiorno. Premesso che sporgere un reclamo attraverso il vostro sito è pressoché impossibile, desidero attraverso questa e-mail esporre la mia protesta, facendomi inoltre portavoce di alcune famiglie.

Mia figlia è una studentessa delle superiori di Canale d’Alba. Dal 1° ottobre 2023 a oggi il, o meglio, i pullman in transito presso piazza Martiri della libertà tra le ore 7.00 e le ore 7.15 non si sono fermati. Per essere precisi i ragazzi riferiscono che uno solo si è fermato, ma ha potuto caricare solo alcuni di loro in quanto già oltre la capienza massima, mentre i 4 successivi non si sono neppure fermati.

È stata aperta dalla sottoscritta l’ennesima segnalazione al vostro call center e questa volta mi è stato fatto presente che trattasi di fermata a richiesta pertanto se i ragazzi non alzano il “braccino” (riferisco il termine utilizzato dall’operatrice) l’autista non è tenuto a fermarsi e che avrei dovuto fare un ulteriore reclamo sul sito.

Fermo restando che non tutti hanno la possibilità di avere qualcuno che sia a disposizione per portarli a scuola ogni volta che succede questo tipo di inconveniente, vorrei sottolineare che le famiglie di questi ragazzi già pagano profumatamente e soprattutto puntualmente l’ab-
bonamento, ragion per cui hanno il sacrosanto diritto di usufruirne. Non conosco nel dettaglio il regolamento dei trasporti ma ritengo che un autista, vedendo una quindicina di studenti che attendono zaino in spalla a una fermata, possa pensare che forse stanno andando a scuola e che forse stanno aspettando che un mezzo si fermi per poter salire, braccino alzato o no.

Ci tengo inoltre a precisare che questa e-mail sarà inviata anche alle testate dei giornali locali perché, a fronte di altri reclami, non è stato preso alcun provvedimento da parte di Gtt al fine di risolvere la situazione.

Viviamo tutti in un momento storico complicato e proprio in ragione di questo ritengo che i sacrifici fatti dalle famiglie che ogni mese sborsano del denaro per usufruire di un servizio debbano essere rispettati, esattamente come quelli dei vostri dipendenti che attendono di vedere il braccino dei ragazzi alzarsi per fermarsi. Grazie per la comprensione.

20 novembre 2023

Gentile signora Destefanis, grazie per la sua lettera. Neanche noi conosciamo nei dettagli i regolamenti dei trasporti, ma una cosa balza evidente: che il servizio è inadeguato e insufficiente, cosa peraltro che avevamo già segnalato tempo fa, sulla base sempre delle lamentele di studenti e genitori. Ma allora c’era il Covid-19 e si poteva anche essere più comprensivi. Oggi la comprensione non ha motivo d’essere e rimane la rabbia di chi paga un servizio ma si ritrova con un disservizio.

g.t.

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