Abitare il piemontese: la parola di questa settimana è Patela

Vuol dire: percossa, colpo, botta o sberla, ma anche quantità grande, esagerata.

Abitare il piemontese: la parola della settimana è Possacafé 22

ABITARE IL PIEMONTESE Bertàss, smataflon, s-giaflon, fërleca, palaviré, sversion, lëcca, passman: questi sono soltanto alcuni sinonimi della parola che andiamo ad approfondire oggi: patela. Inutile sostenere che si tratti di una tematica ormai passata. Ancora oggi la violenza s’insinua nelle case, nelle nazioni, nelle relazioni.. I fatti di cronaca lo ricordano quotidianamente. Patela significa percossa, colpo, botta o sberla, niente di aggraziato. Nei momenti di tensione che precedono l’azione, c’è chi esclama ȓ’aȓmanàch o màȓca patele (il calendario segna percosse, c’è aria di sberle). Quando, invece, si definisce un individuo patelavache, si tratta di un grossolano, sgraziato, zotico. Patela ha anche un significato che raggiunge l’accezione di grande quantità, esagerazione. Paghé na patela ‘d sòd (pagare una sberla di soldi), i-i è na patela ‘d gent (ci sono molte persone).

La famiglia lessicale è derivata da una base prelatina patta, di origine onomatopeica, ben attestata in tutta l’area galloromanza. Interessante confrontare la parola con il provenzale patelado (sculacciata) e patello (natica). La patela era anche una grossa pietra piatta per sbattere i panni sul bordo inclinato del lavatoio o in prossimità del ruscello. Proprio come una mano contro una parte del corpo (una guancia o una natica). Il sostantivo patela diventa anche un verbo: patlé, con sinonimi curiosi come passé ‘ȓ bròd d’ondes oȓe (passare il brodo delle undici). Un tempo le esecuzioni ai condannati al patibolo si svolgevano a mezzogiorno: la leggenda narra che un’ora prima venisse servito una sorta di brodo al condannato.

Qualcuno utilizza anche l’espressione passé ëȓ bujì (passare il bollito), nota vivanda a base di carne, specialità gastronomica piemontese, in particolare della provincia cuneese. Un tempo non tutti potevano permettersi la carne e così passare il bollito ai commensali risultava un trattamento speciale. Anche le patele risultano a loro modo un “trattamento speciale”, ma con accezione negativa. Quando la violenza prende il sopravvento, la sconfitta è umanitaria. Abitare il piemontese vuole farsi veicolo di questo messaggio urgente di carattere attuale.

Paolo Tibaldi

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