Bra approva il bilancio preventivo 2024, ferme tutte le imposte

Il Consiglio comunale di Bra approva il Bilancio preventivo 2024-2026.  Ferme tutte le imposte e per l’addizionale Irpef una sola aliquota fino a 28mila euro

Bilancio di Bra: è stata respinta la richiesta di rinvio

BRA Ultima seduta del 2023 per il Consiglio comunale di Bra, riunitosi nel pomeriggio di giovedì 21 dicembre. La massima assemblea cittadina ha voluto innanzitutto ricordare la figura di Claudio Allasia, ex consigliere comunale prematuramente scomparso nei giorni scorsi. La seduta è poi proseguita con la nomina dei rappresentanti del Consiglio all’interno della Consulta comunale per la disabilità e l’inclusione: si tratta di Evelina Gemma (Impegno per Bra) e di Giuliana Mossino (Lega).

Argomento centrale della riunione l’approvazione del Bilancio di previsione 2024/26, l’ultimo della legislatura, passato con i voti contrari della minoranza. A presentare le cifre del documento il primo cittadino Gianni Fogliato nella sua veste di delegato alle finanze. «Anche quest’anno, come per tutto il quinquennio, abbiamo lasciato inalterata la pressione fiscale pur a fronte di notevoli incrementi di spesa», ha dichiarato il sindaco Gianni Fogliato, ribadendo poi la convinzione «di essere riusciti a  rispettare le indicazioni di mandato nonostante eventi davvero eccezionali come il Covid e la guerra, e sebbene talvolta si sia dovuto cambiare il percorso originariamente fissato».

Il bilancio lascia inalterate le aliquote delle diverse imposte e, nell’ambito della rimodulazione delle aliquote Irpef stabilite dal Governo (con il passaggio a tre scaglioni d’imposta) l’Amministrazione ha scelto di adottare l’aliquota dello 0,69% per tutto lo scaglione compreso tra i 10.500 (la soglia di esenzione) e i 28 mila euro di reddito, rinunciando a un gettito fiscale di circa 40mila euro.

Il documento è stato criticato dall’opposizione. In particolare, il dibattito si è concentrato sul tema degli investimenti fatti sul fronte del turismo e del lavoro: «Quasi un terzo della spesa corrente va per le politiche sociali mentre solo le briciole, l’1,8%, è destinato al settore turistico e appena lo 0,1% per lo sviluppo economico e competitività. Crediamo che si debba fare di più», ha dichiarato Giuliana Mossino. Gli ha fatto eco Sergio Panero (Insieme per Panero gruppo civico): «Non si prevede alcun incremento di entrate derivanti dall’imposta di soggiorno, ovvero non si crede che quanto fatto nel settore avrà un impatto positivo».

Critiche che sono state rispedite al mittente dai consiglieri di maggioranza. Francesco Testa (Bra bene comune): «Dire che l’attività turistica non sia stata promossa è riduttivo visti i grandi passi fatti. Da tempo Bra è nota anche all’estero non solo per i grandi eventi come Cheese o Bra’s, ma anche sotto molteplici altri aspetti che vanno dal turismo outdoor a quello religioso e congressuale». Per Marta Basso (Pd) l’Amministrazione  ha «riqualificato tanti spazi urbani per incentivare il commercio locale e la nascita di nuovi esercizi pur in un momento difficile è la dimostrazione di una realtà dinamica».

Il consigliere Davide Tripodi (Bra Domani) ha invece puntato il dito contro gli investimenti in programma, soprattutto il progetto di recupero dell’ex mattatoio: «Si tratta di un’opera che non solo non è prioritaria per la città, ma nemmeno sostenibile visti gli elevati costi di manutenzione». Marco Ellena ha parlato di un «bilancio assistenzialista».

«Il nostro bilancio è fatto di servizi alla persona, non di assistenzialismo», la replica del Sindaco, che ha concluso: «Basta andare in giro per la città per vedere quanto si è fatto, i tanti eventi in programma e i turisti che vengono a visitare Bra».

Modifiche a due regolamenti

Prima della discussione del bilancio l’assemblea ha votato con i soli voti della maggioranza (la minoranza si è astenuta) due modifiche ad altrettanti regolamenti comunali. Il primo riguardava  la disciplina dell’imposta di soggiorno, che è stata adeguata alle novità normative intervenute nel recente passato senza peraltro incidere sulle tariffe.

In secondo luogo si è proceduto a modificare il  Regolamento per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria andando a intervenire in un solo articolo per  dirimere la questione normativa sulla definizione della differenza tra occupazione temporanea del suolo pubblico (pari o inferiore all’anno) e quella permanente (superiore all’anno).

Variante al Piano regolatore per l’ex ospedale Santo Spirito

In conclusione di seduta il Consiglio ha approvato all’unanimità due delibere di natura urbanistica. La prima andava a correggere alcune inesattezze contenute nel Piano regolatore vigente in merito alle fasce di rispetto dai corsi d’acqua pubblici, le cosiddette fasce Galasso. Inoltre, il documento ha accolto il progetto presentato dalla società San Bernardo Spa di forestazione urbana su un’area di via Gabotto.

Ultimo punto all’ordine del giorno l’approvazione della variante semplificata numero 7 al Prg con cui si ripristina l’originale destinazione a servizi dell’ex ospedale Santo Spirito visto che una precedente variante aveva trasformato in residenziale una parte dell’edificio in vista della sua vendita, poi rientrata quando la regione Piemonte ha deciso di utilizzare la struttura per ospitarvi la Casa della salute di Bra.

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