Dopocena, Massimo Branda racconta l’opera lirica L’assedio di Canelli

Dopocena, Massimo Branda racconta l'opera lirica L'assedio di Canelli
L'assedio rappresentazione 1924, Foto G.B. Giamelli

CANELLI Dopo i primi due incontri dedicati alla storia e al futuro della viticultura piemontese, la prima edizione dei Dopocena storici, organizzati dall’associazione Memoria viva Canelli in collaborazione con la locale Biblioteca civica Monticone, si concluderà venerdì 15 dicembre con un tema più “leggero”. Massimo Branda intratterrà il pubblico sulla storia dell’opera lirica L’assedio di Canelli attraverso la ricostruzione, resa possibile dalle cronache dei giornali dell’epoca e da altre fonti storiche, delle sue varie rappresentazioni e dei suoi protagonisti. Con l’occasione, si getterà uno sguardo sulla vita culturale di Canelli tra ‘800 e ‘900.

Nel corso dell’Ottocento, il melodramma diviene in Italia la forma di spettacolo più diffusa e amata dal grande pubblico e non c’è piccola città di provincia che non costruisca il proprio teatro d’opera e non organizzi “stagioni” di rappresentazioni liriche. Il melodramma italiano svolge anche una funzione “politica”: in molte opere si rappresentano vicende, spesso a sfondo storico, in cui viene esaltata la figura dell’eroe liberatore o il popolo in rivolta contro l’oppressore. Ciò contribuisce alla diffusione delle idee risorgimentali d’indipendenza, libertà e unità nazionale. Anche Canelli ha il suo teatro, dove vengono rappresentate commedie e spettacoli musicali, opere liriche comprese.

È in questo quadro che nasce l’opera L’assedio di Canelli, con libretto scritto dall’avvocato canellese Vittorio Molinari e musiche del maestro torinese Delfino Thermignon, che viene rappresentata per la prima volta nel settembre 1894, per essere saltuariamente ripresa negli anni a seguire.

Quest’opera contribuì a tener vivo il ricordo del fatto storico dell’assedio di Canelli del 1613, operato del Carlo Gonzaga, Duca di Nevérs nel quadro della guerra di successione del Monferrato, fatto all’origine della grande ricostruzione storica andata annualmente in scena a Canelli tra il 1992 e il 2016, una delle più accurate e coinvolgenti del Piemonte e non solo.

L’appuntamento, patrocinato dal Comune di Canelli e a ingresso libero, è per venerdì 15 dicembre, alle ore 21, nella sala al primo piano di via Giuliani 29, sopra l’Osteria dei Meravigliati.

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