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ALBA La parità fra uomo e donna è ancora oggi un obiettivo al quale tendere, non un traguardo raggiunto. Lo spettacolo in programma al teatro Giorgio Busca è dedicato a un episodio fondamentale: l’abolizione dell’istituto del matrimonio riparatore. Chi contribuì a spezzare la barbara consuetudine permessa dalla legge fu, nel 1965, una coraggiosa ragazza siciliana, Franca Viola: dopo aver subito violenza sessuale, rifiutò di sposare il suo carnefice, e così cancellare il reato.
La vicenda ha ispirato un libro, Oliva Denaro, scritto da Viola Ardone (Einaudi) e candidato, nel 2022, al premio Strega. Dal romanzo è nato un omonimo spettacolo in due atti: il titolo altro non è che l’anagramma dell’autrice. Diretto da Giorgio Gallione, sarà proposto domani, mercoledì 31 gennaio alle 21 al teatro Sociale. L’Oliva adulta ripercorre la sua adolescenza, quando da quindicenne assume una decisione che sarà rivoluzionaria. Lo stupro, fino al 1981, era un reato contro la morale, non un delitto contro la persona.
Nel ruolo della protagonista ci sarà Ambra Angiolini; le musiche sono di Paolo Silvestri.
d.ba.
