RODDI La Regione Piemonte, l’Atl Langhe, Monferrato, Roero, il Centro nazionale studi tartufo e l’ente Fiera internazionale del tartufo bianco hanno simbolicamente chiuso la stagione del tartufo bianco d’Alba al castello di Roddi riflettendo con i giornalisti della stagione 2023-2024 e annunciando che l’avvio della prossima sarà posticipato di una settimana, al primo ottobre.
L’assessore regionale Fabio Carosso ha spiegato che l’Emilia ha già deciso in tal senso e che la Liguria potrebbe seguire a ruota. Di conseguenza la prossima Fiera del tartufo d’Alba prenderà il via il 6 ottobre 2024, per 12 settimane, con il Mercato mondiale nel cortile della Maddalena a partire dal 12 ottobre.
Durante i mesi passati Alba ha puntato molto sulla sostenibilità ambientale per difendere e far comprendere ai turisti il valore del suo prodotto principe, il tuber magnatum Pico. E la giornata, inframezzata da un ottimo pranzo realizzato dallo chef stellato Fulvio Siccardi, ex del ristorante Conti Roero di Monticello, si è conclusa con la simbolica consegna ai trifolao presenti da parte dei giornalisti di alcune delle piante micorrizate frutto delle attività di divulgazione svolte durante la Fiera dai cercatori di tartufo di concerto con l’Atl e l’ente Fiera.
La roverella di Gazzetta d’Alba è stata consegnata al presidente dei trifolao albesi Carlo Olivero dalla condirettrice del nostro giornale Maria Grazia Olivero, nella foto. Sarà piantumata e crescera per dare tartufi tra 15-20 anni. Solo piantando alberi l’Albese potrà fare fronte a una domanda di tartufo crescente e a condizioni climatiche sempre più difficili.
I trifolao
I giornalisti
I relatori
Fulvio Siccardi
Il diploma legato all’albero micorrizato
La consegna della roverella
m.g.o.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate, con il sostegno di questo filmato, alcune delle attività che il mondo del tartufo mette in atto per la sostenibilità.
