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Bilancio e utile record di Terre del Barolo che punta sullo sport

Bilancio e utile record di Terre del Barolo che punta sullo sport
Paolo Boffa e Stefano Pesci, Terre del Barolo

CASTIGLIONE FALLETTO Alla cantina Terre del Barolo domenica scorsa i soci si sono riuniti nell’annuale assemblea. Anche l’ultimo esercizio (agosto 2022-agosto 2023) conferma l’andamento da record degli ultimi anni. «Il fatturato», dice il direttore Stefano Pesci, «ha superato di nuovo la soglia di 22 milioni di euro, con utile netto superiore ai tre milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente, in cui era stato sui 2,8 milioni».

A crescere non sono solo i numeri finanziari, ma anche gli investimenti mirati, che stanno proiettando la cantina Terre del Barolo in un futuro sempre più attento all’ambiente: «Siamo molto sensibili alla sostenibilità ambientale del nostro operare, dalla vigna alla cantina. L’ultimo esempio è il grande “Parco agrisolare” costruito nell’anno appena concluso per la produzione di energia elettrica pulita, che renderà l’azienda quasi completamente autonoma sotto questo punto di vista».

«Tutto questo», secondo Stefano Pesci, «non sarebbe possibile senza mettere al centro i soci: per questo abbiamo costituito una squadra di dipendenti dedicata alle lavorazioni in vigneto, che potrà in futuro supportare anche le attività manuali dei soci». Da quest’anno e per tre stagioni sportive la cantina Terre del Barolo darà il suo nome alla Pallonistica Albese, essendo diventata lo sponsor principale di una realtà sportiva che incarna la cultura delle tradizioni delle Langhe.

«La pallapugno è uno sport antico che deve essere valorizzato e saremo attenti, insieme alla società del presidente Giuseppe Perosino, anche alla sensibilizzazione di questa storica disciplina sportiva nelle scuole. Crediamo che anche lo sport possa essere un mezzo per raccontare la cultura e la tradizione», dice il presidente Paolo Boffa.

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