ALTA LANGA Su invito del suo omologo Juan Pablo Vazquez, il sindaco di Feisoglio Simone Gallo si è recato in Argentina per incontrare la comunità di San Antonio de Litín e riallacciare il patto di amicizia stipulato nel 2008 da Bruna Gallo e Noel Robbone. Insieme a Santo Stefano Belbo, gemellato con Gálvez, il piccolo paese dell’alta Langa è tra le poche realtà langarole ad avere rapporti con le terre d’oltreoceano, meta d’emigrazione del secolo scorso. I gemellaggi fra Comuni piemontesi e cittadine argentine, soprattutto della provincia di Cordoba, sono una settantina, a dimostrazione di quanto sia importante il mantenimento delle radici di chi, nato in Italia, è migrato in America Latina.
Nel caso di Feisoglio è la famiglia Busso a fare da collante: Pietro e Giovanni, il più grande e il più piccolo di quattro fratelli (con Cesare e Delfina), nati a Feisoglio alla fine dell’Ottocento, tra il 1910 e 1920 salparono da Genova per raggiungere Buenos Aires, raggiungendo successivamente le località della provincia di Cordoba, dove si stabilirono, aprirono un attività e misero su famiglia. Josè Busso, figlio di Giovanni, fece addirittura parte della banda musicale del paese. Oggi, una parte della famiglia Busso (figlio e nipoti di Cesare) vive ancora a Feisoglio, mentre la discendenza argentina si è stabilita a San Antonio de Litín, tranne Juan Josè Busso, stimato professore dell’Universidad nacional de Río Cuarto, al quale si deve la pubblicazione di un volume sulle infermità delle specie suine.
Nel corso della sua permanenza in terra argentina, il primo cittadino di Feisoglio ha avuto modo di visitare tutto ciò di cui possono beneficiare i 2.500 residenti, incluse le strutture scolastiche con le quali si è aperto un dialogo per la creazione di un interscambio culturale con le scuole dell’alta Langa. Il viaggio si è concluso con la visita al Consolato italiano a Cordoba e la partecipazione all’evento conviviale in cui Gallo ha invitato la delegazione argentina a raggiungere Feisoglio la prossima estate.
Fabio Gallina
