Il sacco nero resta a terra e arriva anche la sanzione

Il sacco nero resta a terra e arriva anche la sanzione 1

RIFIUTI Cassonetti che strabordavano di sacchi dei rifiuti di plastica nera, non conformi, rispetto alle indicazioni impartite dalla città: è quanto si vede nelle immagini rilanciate dal comitato di quartiere Masera. Tramite un messaggio diffuso sui social ai cittadini era stato rivolto un appello per evitare certi comportamenti.

Come riferisce l’assessore all’ambiente Lorenzo Barbero, «tale situazione si è protratta per qualche settimana e, grazie alle nuove telecamere installate da poco nelle due aree ecologiche attorno alle case del viale, abbiamo seguito la situazione, individuato i responsabili del gesto ed emesso delle multe».

Il sacco nero resta a terra e arriva anche la sanzione
L’assessore Barbero

L’assessore aggiunge: «A Bra, se all’interno di un cassonetto ci sono sacchetti non numerati, gli operatori lasciano l’intero contenuto lì. L’Egea, in viale Masera, ha fatto la stessa cosa, anche per dare un forte segnale».

I furbetti sono comunque una minoranza, seppur rumorosa: «Dai dati che abbiamo, sappiamo che oltre il novanta per cento degli albesi ha ritirato i sacchetti all’ecosportello. In generale, la raccolta differenziata ha portato a risultati notevoli, dimezzando i rifiuti indifferenziati e aumentando la quantità di riciclabile raccolto. Per l’organico, addirittura, siamo a oltre il settanta per cento in più. Con i soldi avanzati si investe in altri ambiti, come la pulizia della città».

Sorveglianza video e lotta all’incorretto smaltimento dei rifiuti viaggiano insieme: «Nell’ultimo anno molte telecamere sono state installate in luoghi interessati dagli sversamenti illegali. Cito il piazzale del centro collaudi, piazza Cagnasso, i giardini Varda e Maestri del lavoro», dice Barbero.

«La sorveglianza aiuta per i problemi del traffico. Stiamo valutando se si potranno mettere dei rilevatori ai semafori di corso Coppino e San Rocco Cherasca».   

Davide Barile

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