ALBA Da sabato 20 gennaio è possibile, da Alba, recarsi con uno dei ventisette treni giornalieri fino alla Reggia di Venaria, all’aeroporto di Caselle e a Ciriè. Due ore è il tempo di percorrenza fino alla città capolinea, un’ora e quarantotto minuti allo scalo aereo e un’ora e trentaquattro alla residenza dei Savoia, per un costo del biglietto pari a 9.10 per Ciriè e, per le altre due destinazioni, 8.20.
In mezzo, tutte le fermate già normalmente effettuate fino a Torino, tra cui Bra, per un totale di ventiquattro stazioni. Risultano collegate, attraverso un altro ramo, pure Fossano e Savigliano. I treni sono gli stessi del Servizio ferroviario metropolitano già in uso, i quali, invece di fermarsi a Torino, proseguiranno la corsa.
L’ampliamento del servizio è legato all’attivazione della ferrovia Torino Ceres, i cui binari sono ora collegati, grazie a una galleria di tre chilometri, a Porta Susa e alle linee principali. In tutto, l’investimento si aggira su 230 milioni.
Il viaggio inaugurale è stato compiuto venerdì 19: sul treno c’erano, tra gli altri, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore ai trasporti Marco Gabusi e i ministri Matteo Salvini e Paolo Zangrillo.
Così ha commentato Cirio: «Aver realizzato la Torino Ceres è una vittoria di tutti, raggiunta anche grazie ai fondi Pnrr che hanno salvato l’opera e permesso di ottenere la patente turistica. L’aeroporto di Caselle sarà sempre più appetibile e ci saranno molte meno automobili in circolazione». Salvini ha affermato che «ogni euro investito in infrastrutture e opere pubbliche significa lavoro, modernità ed efficienza», esprimendo rammarico per l’esclusione «di trasporto aereo, stradale e autostradale dal Pnrr perché aerei e auto inquinano. Teoricamente, se uno inquina, dovresti aiutarlo a farlo di meno».
Davide Barile
