Verso la festa di Don Bosco: dove va la scuola salesiana braidese? Ne abbiamo parlato con il preside Teresio Fraire

L’Open Day della Scuola Salesiana braidese

BRA La scuola media salesiana è una realtà consolidata nel panorama educativo braidese, fin dalla fondazione dell’Istituto nel 1959. Sono cambiati i tempi, i metodi scolastici, ma il sistema preventivo di don Bosco, non passa mai di moda. Nell’imminenza della festa di San Giovanni Bosco, non ci sono solo le iniziative religiose o dell’oratorio. Per questo abbiamo fatto “quattro chiacchiere” con il professor Teresio Fraire, salesiano coadiutore e preside della scuola.

  1. Quali sono le novità che pensate di proporre per il prossimo anno?
    Novità e conferme. Tra le novità il potenziamento delle materie Stem e del multilinguismo specie della lingua inglese con la metodologia Clil. In questi giorni stiamo presentando sulla piattaforma del ministero il nostro progetto finanziato per la prima volta dai fondi del Pnrr. Per quanto riguarda le materie Stem prevediamo per i nostri docenti la formazione all’utilizzo del laboratorio d’informatica nelle varie materie. Inoltre, l’insegnante di tecnologia, con il supporto di un esperto, avvierà gli allievi all’utilizzo innovativo dell’informatica, compreso il coding e la robotica.
  2. Ci sono anche delle conferme, ovvero attività consolidate?
    Il progetto MusicAscuola al suo quarto anno di attività. Circa 35 studenti compongono l’orchestra. Dopo aver scelto uno dei sette strumenti proposti, partecipano alle lezioni settimanali con un docente specializzato e alla prove di musica d’insieme con esibizioni a Natale e a fine anno. Il progetto è realizzato in collaborazione con la banda musicale della Città di Bra.
  3. Il fiore all’occhiello, di cui la Scuola Salesiana va fiera sono le lingue, inglese e spagnolo.
    La nostra scuola media da anni potenzia lo studio dell’inglese, senza trascurare il francese. Vengono proposti anche i corsi opzionali di spagnolo e di latino per la terza media. Viene privilegiato soprattutto l’inglese per rispondere sempre meglio alle richieste delle famiglie e del mondo accademico e lavorativo.
  4. Progetto Erasmus: quali esperienze intendete proporre?
    Aver partecipato con successo alla selezione per l’Erasmus rappresenta un risultato importante per una scuola media. Negli anni scorsi, grazie alla nostra docente madrelingua, abbiamo organizzato varie esperienze estive all’estero con mete a Londra e in Irlanda. L’anno scorso ci siamo aperti anche alla Francia con uno scambio settimanale di studenti ospiti in famiglie. Si è trattato della scuola salesiana San Domenico Savio di Troyes presso Parigi. Questi scambi sono favoriti dalla rete delle scuole salesiane europee, i cui rappresentanti si ritrovano ogni anno in località diverse per tessere relazioni. Attualmente siamo in piena attività organizzativa per individuare mete e durata dei soggiorni linguistici soprattutto in Irlanda. Oltre ai ragazzi più meritevoli per profitto e comportamento, vogliamo favorire anche gli allievi con famiglie a basso reddito che difficilmente possono permettersi le esperienze all’estero. Questo in linea con la scuola salesiana che fa di tutto per essere e restare popolare sotto tutti gli aspetti.
  5. Non mancano gli open day.
    La scuola è attenta alle innovazioni per essere al passo coi tempi, ma tiene saldi i valori di fondo, che giustificano la sua presenza: i valori educativi che attingono all’esperienza pedagogica di Don Bosco che si prefiggeva in tutte le sue opere di formare buoni cristiani e onesti cittadini.

Lino Ferrero

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