Elezioni comunali 2024. Energie nuove: è sfida alla politica (VIDEO)

Elezioni comunali 2024. Energie nuove: è sfida alla politica
Immagine d'archivio

ALBA Con la campagna elettorale alle prime battute, nel dibattito politico albese si inserisce un nuovo soggetto. Si chiama Energie nuove ed è la sintesi del lavoro svolto da circa un anno da Giacomo Prandi, militante di Azione che si è speso per «unire le forze democratiche, liberali e riformiste del territorio».

La forma definitiva di Energie nuove si è delineata dopo la riunione di giovedì 8 al circolo Albanova. Specifica Prandi: «I referenti sono Luca Foglino, coordinatore cittadino di Azione, Alice Depetro, referente locale di Più Europa e il consigliere comunale Olinto Magara, con Alba civica riformista (di lui si vedano anche le dichiarazioni rilasciate al nostro giornale a pag. 5, ndr). Terminato il mandato con l’attuale maggioranza, ha deciso di mettersi a disposizione per aiutarci a unire tutte le forze civiche di natura riformista. All’assemblea c’erano una cinquantina di persone, studenti, lavoratori, persone provenienti dalla società civile e da aree politiche e partiti differenti».

Prosegue Prandi: «Parteciperemo alle elezioni amministrative di giugno come soggetto alternativo ai due schieramenti. Senza alcun vincolo ideologico, guardando non al singolo mandato ma ai prossimi vent’anni».

Abbiamo dunque il secondo candidato sindaco per Alba? Incalzato, il responsabile di Energie nuove prende tempo: «Stiamo dialogando con tutti, ma sveleremo strategia e programma sabato 17. Alle 16 incontreremo la popolazione in piazza Ferrero, poi proseguiremo a piedi fin sotto il Municipio, dove leggeremo il nostro manifesto. Sarà una conferenza stampa innovativa».

La proposta partirà da una considerazione: «Dagli incontri con i cittadini, abbiamo constatato che l’albesità e i cardini di appartenenza alla comunità, quali lavoro, solidarietà e inventiva, negli ultimi vent’anni hanno smesso di evolversi. Ciò ha portato Alba a uno stallo, la città non è più stata in grado di raccogliere con determinazione le sfide e le esigenze della contemporaneità per crescere e proiettarsi nel futuro. Causa principale di tale immobilismo è una classe politica incapace di comprendere la necessità di un forte ricambio generazionale. La forza propulsiva si è esaurita in uno scontro bipolare sempre più marcato e incentrato sull’appartenenza e non sulla competenza e la risoluzione dei problemi».

Tra i principali problemi, a dire di Prandi, vi è «la questione abitativa: anche da noi ci sono persone cui manca la residenza e perciò non possono avere accesso a diritti di base, come le cure ospedaliere. A volte sono stranieri, altre italiani. Affronteremo anche l’emergenza alloggi: a tal proposito abbiamo elaborato un piano per venire incontro a chi cerca e a chi affitta. Spesso si maschera il problema parlando di appartamenti turistici, ma chi possiede un appartamento in molteplici occasioni non vuole locarlo per paura di inadempienze da parte dell’inquilino».

L’attenzione del nuovo gruppo sarà massima pure sulla popolazione «presente ma invisibile ai più, come i carcerati. Ad Alba sono domiciliate persone che, pur esaurita la pena, non possono tornare in società. Vorremmo attuare misure per rendere effettiva la loro integrazione. Stesso discorso vale per i migranti e i nomadi. Quando ci sono integrazione e stabilità economica, si risolve il problema della sicurezza. Con la stabilità viene meno la spinta a delinquere». Sulla sicurezza «la destra ha un approccio securitario, con telecamere e sorveglianza, la sinistra più lascivo. Noi siamo intenzionati a proporre un’alternativa». E, infine, «Alba deve rilanciarsi come polo per i giovani: volontariato e aggregazione vanno aiutati con progetti veri, che permettano anche di farsi conoscere. Per le esigenze degli anziani va messo insieme il meglio offerto da pubblico e privato, senza impostazioni ideologiche e grandi profitti solo per qualcuno».

 Davide Barile

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