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Itinerari d’estate / Bar to Bar: il percorso sulle colline del Barolo e del Barbaresco

Itinerari d'estate / Bar to Bar: il percorso sulle colline del Barolo e del Barbaresco

ITINERARI Oltre all’enogastronomia c’è molto altro. Per trascorrere una vacanza all’aria aperta attorno alla città di Alba esiste un suggestivo cammino che tocca, in un itinerario ad anello, gran parte del sistema collinare delle Langhe. Si tratta del Bar to Bar: non si tratta di locali dove rifocillarsi, ma di Barbaresco e Barolo, paesi e aree di produzione dei famosi vini rossi. Fulcro del Bar to Bar è Alba. In tutto l’itinerario sono previste sette tappe, con 4 possibili deviazioni, circa centoquaranta chilometri e una media di 34 ore per compiere l’intero percorso.

I segnavia sono i cartelli bianchi e rossi in uso per la sentieristica regionale, le placche specifiche presenti nei principali incroci e i segni su asfalto, muretti o tronchi. La partenza nel centro albese è da piazza Monsignor Grassi in direzione di Treiso o, se si opta per il percorso alternativo, cascina Ambrosio di Neive. Immersi nel paesaggio viticolo, subito spicca una visione differente dal consueto del fiume Tanaro. In seguito si può raggiungere San Rocco Seno d’Elvio, frazione albese che rientra nel disciplinare di produzione del Barbaresco.

La seconda tappa porta a San Bovo di Castino, nella Langa dove la vite lascia lo spazio al nocciolo e il panorama si inselvatichisce. Nella frazione campestre è presente un maneggio gestito da una famiglia svizzera molto accogliente. Per giungere alla nostra meta si transiterà inoltre attraverso alcuni dei luoghi fenogliani, come la cascina di Langa, dove lo scrittore Beppe Fenoglio trascorse l’inverno tra il 1944 e il 1945, oppure il Pavaglione, reso celebre dal romanzo La malora. Ed ecco che, da San Bovo a Niella Belbo, si incrocia subito il torrente Belbo, sacro per gli amanti della letteratura, capace di legare Pavese e Fenoglio. La porzione di Valle Belbo toccata dal giro ad anello Bar to Bar è quieta e boscosa.

L’itinerario fornisce la possibilità di osservare da vicino anche i terrazzamenti, i muretti a secco e le case di pietra. Pur non essendo novembre, l’odor dei tini si sente di nuovo nella tappa verso Roddino, centro di quella Langa di mezzo, né alta né bassa. Qui il Bar to Bar incrocia pure la Gtl: Grande traversata delle Langhe. Quasi scontato il consiglio per rifocillarsi: è qui che, con grande dedizione, Gemma Boeri porta avanti la sua osteria ormai tanto famosa.

Da Roddino a Monforte le vigne di Nebbiolo sono padrone: è questo il posto in cui il vino Barolo si produce in numerose, floride cantine. Caratteristico il ripido centro storico e le case con le persiane tipiche, dal colore provenzale. Proseguendo il percorso si tocca Serralunga con il suo imponente castello, e Verduno, dove il suo belvedere offre una delle migliori viste sulla pianura albese e le colline circostanti. Camminando verso Roddi si incrocerà infine l’ospedale Ferrero, che visto da una diversa prospettiva potrà essere apprezzato anche dal punto di vista architettonico. Il ritorno al punto di partenza di Alba avviene con l’ultimo, emozionante tratto nei sentieri lungo il corso del Tanaro. Ed è un’immagine sublime.  

Davide Barile

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