Alba accanto alle donne

Contro la violenza Alba ha raggiunto un importante traguardo. Sabato 11, alle 9, nel palazzo comunale sarà presentato e sottoscritto il protocollo d’intesa per la costituzione di una rete territoriale a tutela delle donne vittime di violenza e dei loro bambini. La firma segna l’inizio di una collaborazione tra enti, accomunati dall’impegno nella lotta contro i soprusi e per il sostegno delle donne. Siglano il patto il Comune, promotore del progetto, la Procura della Repubblica, il Consorzio socio-assistenziale, la Consulta comunale per le pari opportunità, la Compagnia dei Carabinieri e l’Ordine degli avvocati.

Alla firma seguirà, verso le 10.30, la presentazione della mostra “Voci nel silenzio. La violenza nega l’esistenza”, allestita in piazza Savona. Realizzata dalla Regione e già ospitata in diverse città nell’ambito della campagna di sensibilizzazione sabauda, la mostra prevede l’esposizione di una serie di sagome a grandezza naturale con dati e storie inerenti alla violenza. Le silenziose testimoni faranno da sfondo a una “maratona” di lettura con brani sul tema, che proseguirà fino all’ora di pranzo, per poi riprendere nel tardo pomeriggio. In piazza saranno inoltre allestiti punti informativi, ai quali si potranno ricevere informazioni. La lettura sarà affidata ai rappresentanti delle istituzioni e degli enti coinvolti e ai ragazzi che hanno seguito il corso di formazione sulla violenza contro le donne, organizzato dalla Consulta per le pari opportunità. La manifestazione sarà occasione per la presentazione di un pieghevole che riassume il protocollo, con i numeri di telefono a cui rivolgersi, tradotto in cinque lingue, tra le quali arabo e rumeno. In distribuzione sarà anche un dépliant sulla violenza domestica, a cura della Regione.

A parlare del progetto è l’assessore alle pari opportunità Mariangela Roggero Domini: «Dopo mesi di lavoro siamo giunti all’obiettivo, anche se più che un traguardo vogliamo considerare questo un punto di partenza nella difesa delle donne. Sono tanti i casi di violenza che ho avuto modo di constatare anche in città. Ora abbiamo gli strumenti per garantire un valido aiuto a chi ne ha bisogno». La violenza sulle donne è un problema più diffuso di quanto sembri. E la violenza non esiste solo in forma fisica, ma anche psicologica. «La donna vittima di violenza spesso si ritiene responsabile di quanto accade e tende a nascondere o negare il problema, vuoi per sudditanza verso l’uomo, vuoi per senso di colpa o di vergogna», spiega ancora l’Assessore. Poi, subentrano le difficoltà: «Quasi sempre si tratta di donne che dipendono psicologicamente ed economicamente dal marito. E se ci sono figli, la situazione peggiora».

Il protocollo crea una rete di supporto che pensa anche al “dopo” l’eventuale denuncia da parte della vittima. Domini: «Abbiamo a disposizione una casa-rifugio per le donne che denunciano violenze, sempre pronto ad accogliere le vittime, insieme ai figli, troppo spesso trascurati. In situazioni di emergenza, le parole servono a poco, è di gesti concreti che c’è bisogno. Non le lasceremo sole».

Elisa Pira

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