Al Castello di Guarene lo chef ora è un giovane albese: Gabriele Boffa

Al Castello di Guarene lo chef ora è un giovane albese: Gabriele Boffa

GUARENE A capo della cucina c’è Gabriele, giovane e talentuoso albese
È il giovane Gabriele Boffa, classe 1987, il nuovo chef del ristorante dell’hotel cinque stelle lusso Castello di Guarene.
Un curriculum di tutto rispetto per il cuoco che, ad appena trent’anni, ha collaborato con ristoranti e chef stellati di tutto il mondo. Questa settimana inizia la sua avventura nel ristorante del maniero roerino. Lo abbiamo incontrato per parlare dei suoi sogni.
Qual è stata la sua formazione in cucina?
«Ho studiato all’istituto alberghiero di Alba e, nei tre anni di corsi, ho preso parte a uno stage dallo chef Massimo Torrengo della trattoria Del Bivio di Cerretto Langhe. Dai 17 anni ho lavorato per due anni e mezzo al ristorante Guido di Pollenzo, insieme agli chef Guido Alciati e Savino Mongelli, al ristorante La fermata di Alessandria con gli chef Riccardo Aiachini e Andrea Ribaldone e, per due anni, al ristorante albese tristellato Piazza Duomo, con lo chef Enrico Crippa. Ho collaborato anche con ristoranti in Francia (con Yannick Alléno), in Spagna, a Rio de Janeiro e in Messico. Infine, negli ultimi tempi ho avuto modo di lavorare con Davide Palluda, all’Enoteca di Canale».
Come imposterà la cucina del ristorante Castello di Guarene?
«Desidero salvaguardare l’identità di Langhe e Roero, senza dimenticare l’importanza di innovare i piatti. Ho immaginato due menù: uno tradizionale e uno che punta al progresso e include piatti non ancora codificati come “piemontesi”».
Ci spieghi meglio.
«Oggi abbiamo la possibilità di lavorare i prodotti e conservarli in modo diverso e possiamo usare materie prime che un tempo non erano facilmente reperibili qui. Un esempio? Molti tipi di pesce un tempo non erano cucinati in Piemonte, ma il trasporto oggi non è più un limite. Nuove tecniche e nuove influenze, unite alla qualità e varietà delle materie prime, rappresentano un connubio vincente».
Quali sono i suoi obiettivi per il ristorante?
«Al momento il mio obiettivo è far crescere il ristorante, indipendentemente dall’hotel che lo ospita. Desidero che diventi un punto di riferimento per le persone che amano mangiare bene. Quindi che sia scelto e frequentato anche da chi non alloggia nel castello. È un obiettivo ambizioso, ma sono convinto che possa essere raggiunto, con l’utilizzo di materie prime di qualità e, ovviamente, con molto impegno e dedizione a questa professione».
Alessia M. Alloesio

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