12 milioni di presenze: tutto esaurito in Piemonte

Un ottimo risultato. Oltre 12 milioni di presenze turistiche (i pernottamenti) nel 2010, 6,6 per cento in più, in un anno ancora difficile per la contingenza economica mondiale. E gli arrivi che toccano quota quattro milioni e rotti. Ma non basta. Nel 2011 il Piemonte si prepara a sfondare il tetto dei 15 milioni.

Ne va fiero Alberto Cirio, albese, assessore al turismo nella Giunta di Roberto Cota (nella foto in alto con i giovani neolaureati che promuovono il Piemonte sul web), il quale anticipa a Gazzetta i numeri che esporrà nella conferenza stampa di domani, mercoledì 30, a Torino. E, anche se nessuno è profeta in patria – sì, ad Alba non manca chi gli “gufa” contro –, Cirio può mettere in fila i risultati di un impegno che, partito dalle colline di Langa con la nascita – è opera sua – dell’Ente fiera internazionale del tartufo bianco, ha dato frutti nella prima Capitale d’Italia.

L’ostensione della Sindone ha focalizzato l’attenzione su Torino lo scorso anno e il centocinquantesimo anniversario dell’unità nazionale – alla faccia di chi non ci credeva o di quanti vorrebbero non fosse così – si sta dimostrando un grande catalizzatore d’entusiasmo: la città subalpina è letteralmente invasa dai turisti, sabaudi e no.

Soddisfatto, Assessore?

«Certo. E per il 2011 abbiamo previsioni da favola. I primi tre mesi dell’anno hanno superato di gran lunga le aspettative. Le iniziative di Italia 150, peraltro, hanno effetti su Torino, ma distribuiscono l’interesse sul Piemonte, grazie alla politica di gemellaggio con le aree periferiche. Sono convinto che sfonderemo il tetto dei 15 milioni di presenze turistiche e sento la responsabilità di giocare bene la partita, evitando gli errori legati ai Giochi olimpici, allorché, spenti i riflettori delle manifestazioni, il Piemonte – a esclusione della montagna, dove rimasero gli impianti – perse la carica attrattiva, che pure aveva suscitato. Dobbiamo far capire, con la partita d’Italia 150, che la nostra terra è bella sempre, in ogni periodo dell’anno e al di là delle manifestazioni ».

Aumentano i turisti, s’impenna il fatturato. Sarà una boccata d’ossigeno, dopo la crisi?

«Il fatturato è la prima preoccupazione dell’Assessorato al turismo, ma ce la faremo. Aumenta anche il lavoro nel comparto ».

Che cosa si farà per migliorare ancora, Assessore?

«Per la prima volta il Piemonte ha un Piano promozionale che racchiude gli interventi promozionali da realizzare. Punteremo sull’Europa – e la Germania resta il mercato di riferimento –, mentre con il ministro Michela Brambilla abbiamo coordinato quattro grandi mete: Brasile, Cina, India, Russia. Inoltre, ho speranze che la prossima Biennale per il turismo possa svolgersi ad Alba. Ci sono poi innovazioni, che stanno già dando frutti. Vado orgoglioso del mercato aperto sul web, veicolato dai giovani. Abbiamo siglato una convenzione con la Facoltà di economia e commercio, che ci garantisce cinquanta neolaureati per i quali abbiamo attivato dieci postazioni web con altrettanti prodotti turistici. Crediamo nel turismo congressuale e offriamo alle organizzazioni un bonus da 5 euro a pernottamento: un’idea, che è stata molto ben accolta. Ma il Piemonte dev’essere visitato anche dalle famiglie. Dobbiamo, ad esempio, sviluppare la capacità di offrire menù per i bambini a un prezzo equo e con una qualità garantita. E, poi, abbiamo lavorato sui grandi investimenti per gli eventi sportivi, a cominciare dal Giro d’Italia, che sarà un’occasione anche per Alba, mentre stiamo definendo per il monregalese il ritiro della Juventus, che spero di portare a giocare una partita in Langa. Infine, lo spettacolo: avremo un concerto di Madonna a Torino, mentre si parla del pretour di Vasco Rossi ad Alba».

Si farà?

«Vedo un grande interesse del sindaco Maurizio Marello, con il quale stiamo valutando la disponibilità delle strutture, a fronte della “solita” freddezza del presidente dell’Ente fiera Antonio Degiacomi. Vedremo anche con lo staff dell’organizzazione. Stiamo lavorando per mantenere l’avvenimento in Piemonte, a fronte di quattro date in Lombardia»

Alba ci crede?

«Me lo auguro. Il turismo si muove anche attraverso i grandi nomi. Non posso tacere della mancanza di energia ad Alba, dove locali storici diventano pizzerie, quasi in centro aprono strane insegne di centri estetici e funziona fuori stagione una pista di pattinaggio in piazza Savona. La querelle con i commercianti sui dehors – ritardi nelle autorizzazioni e rincari – non promette bene. Occorrono scelte forti, orientate a tutelare l’identità della città, connotandola di avvenimenti e di personaggi degni dell’interesse che suscita. Una città vivace è anche una città che attrae».

Servono anche finanziamenti, non le pare?

«Le risorse non sono state ridotte. Ma bisogna anche saper spendere bene, avere idee nuove, lavorare sulla base di progetti e di politiche a lunga scadenza. È chiaro che si vorrebbe sempre di più, ma questo non è possibile. Bisogna riflettere all’ipotesi della tassa di soggiorno, ad esempio. In Piemonte – con 12 milioni di turisti a 3 euro di media – potremmo avere a disposizione 36 milioni e ad Alba, a fronte di circa 500 mila presenze, un milione e mezzo. Una vera miniera di risorse, da giocare, se saremo sicuri che i fondi vadano tutti sul turismo».

m.g.o.

 

I NUMERI:

TURISMO PIEMONTE 2010

  • Arrivi: 4.087.512, +5,7%
  • Presenze: 12.365.034, + 6,6%

 

TRA LE COLLINE

(atl Langhe e Roero, atl Alessandria, atl Asti)

  • + 42% delle presenze totali del mercato estero, con una crescita, rispetto al 2009:
  • +13% degli arrivi; +12,6 delle presenze.

Anche le presenze italianesono in crescita e raggiungono quasi 1,5 milioni , +14,7%


ATL LANGHE E ROERO

  • Arrivi: 228.442, +10%
  • Presenze: 538.209, + 9%


ATL CUNEO

  • Arrivi: 295.114, +2%
  • Presenze: 973.948, +1%


CHE ACCADE AD ALBA

Arrivi: 61.594, +7%

Presenze: 150.420, +13%


Principali mercati esteri: Svizzera, Germania, Scandinavia, Francia, Usa e Benelux.

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