Piazza Arpino: sì al Piano per il suo completamento

Fine dell’incertezza e dell’incompiuto per piazza Giovanni Arpino. I lavori per trasformare l’ex area denominata “Esedra” in un polo con abitazioni, scuole, centri sportivi ed esercizi commerciali possono finalmente iniziare. L’ultimo tassello di un iter iniziato alla fine degli anni ’90 è giunto mercoledì 31 agosto, durante i lavori del Consiglio comunale. L’assemblea cittadina, infatti, ha approvato il Piano esecutivo convenzionato di libera iniziativa (Pecli), presentato da Giovanni Cravero, Caterina Cravero, Lucia Dallorto e Virginio Montà, e il successivo schema di convenzione per completare le opere nel quartiere Madonna dei fiori e dare così vita alla piazza dedicata allo scrittore braidese.

Il disegno urbanistico della zona compresa tra strada Crosassa e via Brizio era stato rivisto con la variante 25 – cosiddetta “anticipatrice” del Piano regolatore – e riduceva le attività commerciali che connotavano l’area originalmente per trasformarle in residenziali e area a servizi. Poi nel dicembre 2009 era stato approvato da Comune e Provincia il protocollo d’intesa per il trasferimento, in piazza Arpino, degli istituti tecnici superiori cittadini. Sulla base dell’accordo, la Provincia di Cuneo, proprietaria dell’immobile di via Mendicità istruita, che oggi ospita l’istituto tecnico industriale Sobrero, provvederà a cedere l’immobile, vincolando la destinazione dei fondi alla realizzazione di un nuovo polo tecnico degli istituti tecnici braidesi nei pressi degli impianti sportivi della Madonna dei fiori.

Pezzo dopo pezzo il puzzle prendeva forma e tra la primavera e l’estate di quest’anno sono stati approvati gli ultimi passaggi burocratici (come il Progetto di coordinamento unitario degli insediamenti) per dare inizio al progetto urbanistico. La zona “Esedra” ha visto nel corso degli anni la realizzazione di un centro sportivo con piscina coperta, dell’albergo Cavalieri e di una piccola struttura terziaria. In pratica solo un pezzo dell’antico piano di riqualificazione è stato attuato perché «si era constatata la perdurante incompiutezza urbanistica, conseguente a un’attuazione solo parziale e l’assenza di ulteriori necessità di insediamenti compatibili con la destinazione d’uso prevista dal Piano regolatore vigente».

Con la variante è stata fatta una rivalutazione delle funzioni attribuite a tali aree, variando gli obiettivi della trasformazione da polo terziarioartigianale a nuovo tessuto residenziale integrato. Il Pecli prevede una superficie territoriale di 8.810 mq, con una superficie utile di 3.400 mq. Il nuovo insediamento residenziale è impostato su uno schema di assi radiali imperniati sulla piazza e creerà un porticato monumentale unitario con albergo e piscina. La piazza avrà forma rotonda e in superficie ci sarà un giardino pubblico (sotto, invece, un parcheggio coperto). In più verrà abbattuta l’ex fornace, mentre la visuale sul Monviso sarà sgombra con una particolare attenzione al verde, e strada Crosassa verrà ampliata.

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