Grazie Papa Francesco

Grazie Papa Francesco:
per la semplicità con cui ti sei presentato,
per la familiarità e la genuinità del tuo saluto,
per l’umiltà nel chiedere al tuo “popolo” di pregare per te prima di benedirlo,
per i tuoi 33 secondi di silenzio – raccoglimento che ha ammutolito tutti,
per la tua croce di ferro con sopra Gesù Buon Pastore,
per essere rientrato alla Domus in pullmino dimenticando l’auto di ordinanza a tua disposizione,
per la tua “spiazzante” correttezza nel pagare l’affitto della camera,
per la sobrietà con cui hai celebrato la tua prima Messa da Papa,
per la chiarezza dell’omelia a “braccio”,
per aver scelto di vivere in un comune alloggio di Buenos Aires,
per esserti identificato con i poveri e aver consumato i pasti con loro,
per il tuo schierarti con gli emarginati e lottare in prima persona contro soprusi ed ingiustizie,
per averci detto di non avere paura della bontà e della tenerezza,
per aver affermato che il vero potere è il servizio,
per aver lavato, in Quaresima, i piedi ai tuoi carcerati,
perché calzi scarpe sformate per il lungo uso,
perché tifi con simpatia per la tua squadra del cuore: il San Lorenzo,
infine, grazie per il tuo immenso desiderio: “Come vorrei una chiesa povera”.
Con te si avverano le parole della Lumen Gentium “Nella misura in cui seguiamo le orme di Gesù diventiamo conformi alla sua immagine” .
Auguri Papa Francesco!
Lina Capriolo, Pocapaglia

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