REPORTAGE Da quattro anni è in corso ad Alba la raccolta di fondi per la costruzione di un centro oftalmico a Bam, nella città di Kongoussi, in Burkina Faso. Finalmente è giunto il momento della sua inaugurazione, anche se molto resta da fare. Il finanziamento di questo progetto era stato richiesto dal vescovo di Ouahigouya, ora cardinale, Philippe Ouedraogo. Il suo successore mons. Justin Kientega ha continuato l’ampliamento del centro, che comprende un piccolo ospedale generale.
Per l’inaugurazione un gruppo di otto albesi si è recato in Burkina Faso dal 7 al 13 febbraio. Si tratta di: Loredana Ninetti, ideatrice e anima del progetto, Domenica Bertolusso, Luciana Cantamessa, Laura Villosio, Elio Sabena, Walter Cometto, Beppe Malò e chi scrive, Severino Marcato.
Il primo impatto con la realtà del Burkina Faso, nella capitale Ouagadougou, è stato forte. Avevamo con noi quattro borsoni di medicine offerte dall’oculista Giuseppe Delpiano, dal farmacista Tino Cornaglia o comperate da Domenica Bertolusso. Appena sbarcati, abbiamo trovato fratel Vincenzo Luise con il comandante doganale. Ci indicano di proseguire. Il nostro alloggio è presso i Camilliani e le suore paoline Pie Discepole.
Poi inizia l’avventura. La prima visita è per le donne abbandonate, circa 500, che vivono sotto le tettoie di una vecchia fabbrica, in una situazione davvero difficile. Nel pomeriggio siamo con i lebbrosi di fratel Vincenzo. Nonostante tutto, le persone sono serene e grate e ci accolgono con gioia.
Il giorno seguente ci rechiamo a Ouahigouya, a 220 chilometri da Ouagadougou. Ad accoglierci c’è il vescovo Justin Kientega, alcuni amici di Porto santo Stefano anche loro finanziatori di progetti. Nei giorni seguenti un altro trasferimento verso Kongoussi, 120 chilometri, su una strada bianca. È la prima volta che attraversiamo il Nord del Burkina Faso, con la sua bellezza e con la sua dignitosa povertà.
L’11 febbraio, giorno della Madonna di Lourdes, raggiungiamo Bam e il nuovo centro medicale e vediamo il frutto delle offerte. Una bella struttura, adatta alle esigenze della popolazione. Mons. Kientega procede alla benedizione del centro oftalmico e della chiesetta. A me il compito di presentare i miei compagni, che mostrano gigantografie delle Langhe in autunno e con la neve d’inverno, un fatto nuovo per le tante persone.
I tanti ringraziamenti ricevuti li giriamo agli amici che ci hanno aiutato. Ancora una volta le offerte sono andate a buon fine, in un progetto che sarà utilissimo al Burkina.
Severino Marcato
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