Bra dice no a trenta pazienti psichiatrici di un ex ospedale giudiziario

BRA C’è agitazione sotto la Zizzola perché si teme che la Regione possa inviare nella casa di cura braidese “San Michele” trenta pazienti dell’ex ospedale psichiatrico giudiziario (Opg) di Castiglione delle Stiviere (Mantova). Si è mossa l’Amministrazione comunale, con in testa i capigruppo consiliari che hanno sottoscritto un documento per chiedere all’Ente guidato dal presidente Sergio Chiamparino di abbandonare il progetto. Gli amministratori di Bra ritengono infatti che l’arrivo di questi pazienti possa creare problemi di sicurezza e accrescere il senso generale di pericolo.

L’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta, nella risposta fornita a un’interrogazione del consigliere Mauro Campo, ha affermato: “Il percorso di superamento degli ex Opg incontra difficoltà e ritardi in tutto il territorio nazionale. Nel tentativo di abbreviare i tempi di realizzazione è stata esplorata anche la possibilità di utilizzare temporaneamente parte di alcune strutture ospedaliere private risultate in esubero rispetto al fabbisogno regionale nell’ambito del riordino della rete ospedaliera regionale. Per questo è stata anche presa in considerazione la clinica “San Michele” di Bra.  In considerazione delle obiezioni avanzate dal Consiglio comunale di Bra, la Direzione regionale Sanità sta, al momento, esaminando ipotesi alternative”.

“Il Piemonte ha comunicato alle istituzioni competenti che la disponibilità di posti letto in due REMS provvisorie si concretizzerà nell’autunno del 2015 – ha aggiunto Saitta – e questo è principalmente dovuto al ritardo nella realizzazione delle due strutture identificate come sede definitiva di REMS (Bioglio e Alessandria) che, al momento del cambio di amministrazione regionale, non risultavano né progettate né finanziate. A questo ritardo si è poi aggiunto quello dovuto alla difficoltà di reperire soluzioni provvisorie in possesso dei requisiti funzionali necessari e collocate in contesti territoriali disponibili ad accogliere l’insediamento. Proprio al fine di abbreviare i tempi è stata presa in considerazione la possibilità di utilizzare temporaneamente parte di alcune strutture ospedaliere private. Stiamo studiando la situazione per trovare le soluzioni migliori”.

L’articolo completo sul numero di Gazzetta d’Alba disponibile a partire da martedì 28 luglio.

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