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L’Università di Pollenzo cerca volontari assaggiatori

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POLLENZO L’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo recluta cento volontari per il grande progetto di ricerca “Italian taste”. I candidati parteciperanno a due incontri di un paio di ore ciascuno in due pomeriggi successivi per sottoporsi a test sensoriali con assaggio di prodotti alimentari, questionari sulle abitudini alimentari. È prevista anche la raccolta di un campione di saliva e la foto della lingua per stimare la densità di papille fungiformi. L’obiettivo della ricerca coordinata dalla Società italiana di scienze sensoriali e che coinvolge una ventina di università e centri di ricerca dotati di laboratori per l’analisi sensoriale in tutta la penisola, ha l’obiettivo di studiare le preferenze alimentari degli italiani e costruire una banca dati che permetterà di studiare il nesso tra sensibilità, gradimento e abitudini alimentari degli italiani e indagare anche alcune condizioni particolari come la neofobia, ovvero la paura del “nuovo”. “Italian taste” prevede il coinvolgimento di 3.000 soggetti in 3 anni in tutta Italia. Verranno raccolte informazioni relative ai comportamenti e alle preferenze alimentari, oltre che di sensibilità ai gusti, tratti psicologici e informazioni genetiche. La ricerca, sostenuta dalla fondazione Bonduelle, andrà a integrare la letteratura scientifica in materia, oggi spesso di carattere specialistico o locale, fornendo una mole di dati e di materiali, su scala nazionale, che potranno rivelarsi utili in diversi ambiti, dalla salute all’industria alimentare.

analisi sensoriale

A Pollenzo il progetto è coordinato dalle professoresse Luisa Torri e Maria Piochi che hanno inviato una lettera alle associazioni braidesi per coinvolgere il maggior numero di persone possibile nella ricerca. Le prime risposte stanno arrivando e in settimana sono già state calendarizzate alcune sessioni di test. Come “ricompensa”, i partecipanti riceveranno un pacco di prodotti di qualità offerto da alcuni partner dell’Università. «Sarà una bella e unica occasione», commenta l’assessore alla cultura del Comune di Bra, Fabio Bailo, «per avere una mappatura del gusto dei braidesi». Alla ricerca partecipano, in Piemonte, anche il Cra-Eno di Asti e il centro Eurofins Qualis di Torino.
Erica Asselle

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