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Alleanza tra Ferrero e Agrion per combattere la cimice asiatica

Alleanza tra Ferrero e Agrion per combattere la cimice asiatica

NOCCIOLE La cimice asiatica (Halyomorpha halys) ha raggiunto la notorietà mediatica per i danni provocati su frutta, nocciole, ortaggi e cereali, ma anche per le invasioni dei centri urbani in autunno. Sul nocciolo, punge i frutti in accrescimento, provocando il cosiddetto “cimiciato”: quando si apre il guscio, si ha la sorpresa di trovare il gheriglio raggrinzito e dal sapore sgradevole per via del liquido amaro iniettato dall’insetto.

Sul nocciolo i primi danni sono stati segnalati nel 2015. Da allora la diffusione è andata in crescendo provocando gravi danni nella bassa collina, dal Carruccese all’Albese. I corilicoltori piemontesi guardano con apprensione a questa emergenza fitosanitaria. Negli ultimi anni il comparto è cresciuto in modo esponenziale, raggiungendo 21 mila ettari distribuiti in tutta la regione. In Piemonte  la sfida consiste nell’individuare una strategia per contenimento della cimice che sia al contempo efficace e rispettosa degli equilibri ambientali per continuare a garantire standard qualitativi di eccellenza per l’industria dolciaria. Per questo il gruppo Ferrero ha sottoscritto un accordo con la fondazione per la ricerca e l’innovazione dell’agricoltura piemontese Agrion per mettere a punto metodi di difesa. La collaborazione tra Agrion e Ferrero rappresenta una risposta rapida ed efficace a una grave minaccia al comparto corilicolo nazionale.

«È un riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni da Agrion e anche un segnale importante da parte del colosso dolciario sull’importanza del problema e sulla necessità di unire le forze per trovare soluzioni efficaci», afferma il presidente di Agrion Giacomo Ballari.

Il progetto prevede il monitoraggio capillare della diffusione sul territorio e la sperimentazione di metodi innovativi. Il monitoraggio tocca tutte le aree corilicole regionali. La sperimentazione riguarda lo studio delle sostanze attive più efficaci. Si sta conducendo sia in semi-campo, che in pieno campo. Nel primo caso gli insetti sono studiati all’interno di manicotti di rete disposti intorno alle branche di nocciolo. Non potendo applicare al nocciolo i sistemi di copertura con rete che Agrion sta studiando per la frutta fresca, la sperimentazione su nocciolo si è concentrata sulle tecniche attract & kill (attira e uccidi). In questo caso i feromoni vengono utilizzati non per monitorare gli insetti, ma per attirarli in posti dove possono essere colpiti senza disperdere insetticidi nell’ambiente.

 

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