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Plastic free challenge vuole dire basta con la plastica usa e getta

Plastic free challenge vuole dire basta con la plasticausa e getta

AMBIENTE  Per diffondere una coscienza ambientale e arrivare a risultati concreti nell’eliminazione di materiali nocivi per la terra e il mare, il buon esempio può arrivare dalle Amministrazioni pubbliche. È questa la direzione a cui tende la campagna #Pfc (Plastic free challenge), lanciata dal ministro dell’ambiente Sergio Costa per coinvolgere la società e per prime le istituzioni nell’eliminazione della plastica usa e getta, come quella che si utilizza per piatti, posate, bicchieri, bottiglie, cannucce e sacchetti. Con circa due chili a persona all’anno, l’Italia è uno dei principali produttori europei di stoviglie in plastica monouso, polimeri a base di petrolio che, se non smaltiti in modo corretto, restano nell’ambiente per anni e causano gravi danni all’ecosistema. Basti pensare che ogni anno finiscono in mare, in modo diretto o indiretto, otto milioni di tonnellate di rifiuti plastici e ogni minuto nel mondo vengono acquistate un milione di bottigliette di plastica di cui se ne ricicla in media meno del 30 per cento (in Italia il 41).

Così come il ministero dell’ambiente è stato dichiarato libero dalla plastica monouso dallo scorso 4 ottobre, il Consiglio regionale del Piemonte, con una mozione del 20 dicembre presentata dal consigliere del Movimento 5 stelle Giorgio Bertola, ha votato all’unanimità l’adesione alla campagna, predisponendo l’eliminazione della plastica monouso nella futura nuova sede degli uffici regionali al Lingotto, con particolare riferimento ai prodotti venduti direttamente o con i distributori automatici, oltre all’eliminazione di questo materiale da tutti gli eventi e convegni. In compenso si prevede l’inserimento di punti di erogazione di acqua filtrata all’interno degli uffici e l’avvio di una campagna di sensibilizzazione per tutti i dipendenti e per tutti gli enti pubblici piemontesi.

Ad Alba una proposta di questo tipo è stata avanzata con un ordine del giorno dal consigliere pentastellato Ivano Martinetti, che spiega: «In linea con quanto avviene a livello europeo, anche in Italia le istituzioni si stanno muovendo verso la messa al bando della plastica monouso, che provoca danni gravissimi all’ambiente. Per questo, sarebbe bene eliminarne l’utilizzo a partire dagli uffici comunali, scegliendo stoviglie e bottiglie tradizionali o in materiale biodegradabile. La mia proposta riguarda anche l’avvio di una campagna d’informazione della nostra cittadinanza, con la possibilità di estendere il divieto a tutto il territorio comunale».

Marcello Pasquero
Francesca Pinaffo

In Consiglio solo bottiglie di vetro

Plastic free challenge vuole dire basta con la plasticausa e getta 1In attesa che l’ordine del giorno venga discusso in Consiglio comunale, abbiamo interpellato l’assessore albese all’ambiente Massimo Scavino, che commenta: «Negli uffici comunali cerchiamo già di limitare l’utilizzo di plastica usa e getta. Per esempio, durante i Consigli comunali e le varie riunioni amministrative, l’acqua viene servita in bottiglie di vetro. Pertanto il consumo di questo materiale è piuttosto limitato e riguarda soprattutto i cibi e le bevande dei distributori automatici: nel decidere se aderire o meno alla proposta nell’apposita commissione, che di certo è in linea con gli obiettivi da raggiungere a livello italiano ed europeo, bisognerà valutare i contratti con i fornitori. Per quanto riguarda il resto della città, gli organizzatori delle principali manifestazioni si muovono in questa direzione, anche se non esiste un’indicazione vincolante sul territorio comunale. A partire dalla campagna #Pfc, si potrebbe pensare all’istituzione di un tavolo di confronto con enti e associazioni di categoria, per arrivare a una normativa non vessatoria ma condivisa da tutti gli interlocutori».

f.p.

Silvano Valsania (Coabser): incentiviamo almeno la differenziata alle manifestazioni

Commenta il presidente del Consorzio albese braidese servizi rifiuti Silvano Valsania: «Ove possibile, è sempre meglio eliminare la plastica monouso. Ma in certi contesti, per motivi logistici, si sceglie di ricorrervi. In questi casi, l’importante è incentivare la raccolta differenziata, dal momento che tutta la plastica raccolta viene pesata e quindi avviata al recupero. Si tratta di certo di un impegno aggiuntivo per i volontari che si muovono nelle diverse manifestazioni, ma è l’unico modo per cercare di non causare danni all’ambiente. Con la differenziata abbiamo raggiunto davvero risultati importanti durante gli eventi più importanti, come Collisioni e Cheese, ma anche nel corso delle tante sagre che si svolgono nei nostri paesi, segno che esiste la chiara volontà di tutti di muoversi in una direzione rispettosa del nostro ambiente».

f.p.

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