ALBA Venerdì 15 marzo è il giorno di Fridays for future, inglesismo che significa “i venerdì per il futuro”. Le nuove generazioni, i ragazzi che si sono ritrovati in un mondo cucito a misura di industrie e multinazionali e non di uomini scendono in piazza.
Stufi dell’inquinamento, dell’iper-produzione che causa ferite indelebili alla natura. Il movimento è stato lanciato dall’adolescente svedese Greta Thunberg e in seguito raccolto da centinaia di nazioni.
Ad Alba studenti e associazioni, politici e cittadini si sono radunati in piazza Michele Ferrero, poi il corteo si sposta in piazza Duomo. Ecco le prime immagini della sfilata.
Il corteso sfila in via Maestra verso piazza Duomo.
«Anche i dinosauri pensavano di avere più tempo»: sotto questo cartello migliaia di giovani liceali e cittadini occupano il centro storico e si stanno avviando verso piazza Duomo.
«Nel centro storico albese non si era mai vista tanta gente», dice Edoardo del liceo scientifico. «È la dimostrazione che questa generazione può cambiare le cose».
Iniziano gli interventi sul palco.
«Se continuiamo così il mare entro il 2100 si alzerà tra i 53 e i 92 centimetri. Le temperature si alzeranno e i poi deboli moriranno. Come è successo nel 2003», ha detto il rifiutologo Roberto Cavallo. «Non accendete condizionatori, piantare alberi».
Roberto Cavallo ha concluso: «Vi chiedo scusa a nome della mia generazione, potevamo fare e non abbiamo fatto. Non fate come noi. Non fare che questo movimento sia l ennesimo fenomeno social, ma che sia reale».
«In piazza siamo tantissimi»
L’appello dei giovani ai politici
Sventolano anche bandiere in solidarietà al movimento siciliano No muos, che si batte contro le installazioni del sistema di comunicazioni satellitari dell esercito americano a Niscemi, che causerebbero gravi danni all ambiente e alla salute umana
Sventolano anche le bandiere no tav, opera considerata dannosa dal punto di vista ambientale