Attraverso le Alpi arriva a Santiago di Compostela

VERZUOLO  Lasciare per tre mesi familiari, amici, lavoro e partire per seguire la via dei pellegrini, una destinazione 2.100 chilometri più in là, il santuario dedicato a san Giacomo di Compostela (secondo la tradizione edificato nel luogo dove sarebbe stato martirizzato l’apostolo di Cristo) in Spagna, nella regione della Galizia.

«Ho trascorso le ultime settimane a salutare gli amici e i miei genitori l’hanno presa meglio di quanto non pensassi. Questo è un periodo tranquillo nella mia vita privata, il più propizio per l’esperienza che ho deciso di intraprendere, così ho richiesto un’aspettativa di tre mesi dal lavoro e sono partito».

Attraverso le Alpi arriva a Santiago di Compostela

Andrea Barra, quasi 23 anni (da compiere il prossimo agosto) si è messo in marcia dalla casa dei genitori a Verzuolo sabato 1° giugno, alla volta dei monti della valle Varaita, per le prime tappe dell’itinerario che si concluderà a inizio settembre.

«La scelta, per le prime fasi del mio viaggio, è ricaduta sulla montagna, una diversione piacevole rispetto ai sentieri ordinari. Amici mi hanno accompagnato nella giornata di sabato sino al luogo del primo pernottamento, a Chianale, poi sono tornati indietro; attraversate le Alpi ho raggiunto la via Domizia per congiungermi con i compagni di viaggio che incontrerò».

Le considerazioni sulla geografia transalpina – la via Domizia è quella che si distende fra Vercelli e il valico del Monginevro, superato il quale digrada dolcemente per approdare ad Arles, cuore della Provenza romana – si accompagnano alle passioni personali del giovane che non è alla prima frequentazione del cammino di Santiago: «Lo avevo percorso per una settimana, in Spagna, due anni fa con un gruppo di amici, riprenderlo da dove avevo interrotto e limitarmi a portarlo a termine sarebbe stato deludente, così è nata l’idea di percorrerlo interamente». L’amore giovanile per la montagna e il piacere della scoperta di nuovi luoghi le ragioni che, oltre alla fede (il 22enne è attivo da tempo nella pastorale giovanile di Saluzzo) hanno convinto Andrea a mettere gli scarpini ai piedi e partire.

«È un modo per scoprire luoghi che amo come la Provenza e visitarli, ma anche uno spazio di riflessione personale da trascorrere con sé stessi, un momento in cui stacchi la spina dal tuo modo di vivere senza dimenticare certo che nel tragitto avrai la possibilità di conoscere persone nuove». Raggiunta Arles il viaggio proseguirà sino ai Pirenei sulla tratta nota come via Tolosana.

Davide Gallesio

CARROZZIERE 22 ANNI E LA PASSIONE PER LA NATURA

Andrea Barra compirà 23 anni nel mese di agosto, agli studi tecnici unisce la passione per gli sport e le attività a contatto con la natura. Ha frequentato l’Itis conseguendo la qualifica di perito nel settore elettrotecnico e ha iniziato a esercitare la professione di carrozziere in una ditta locale. Da anni attivo nella pastorale giovanile di Saluzzo, nutre per la montagna una passione profonda che lo ha portato a dedicarsi a discipline quali la corsa. Conoscitore delle valli alpine, ha ideato autonomamente le prime tappe del viaggio di avvicinamento al cammino di Santiago, seguendo una rete di sentieri secondari.

9 chili di zaino, 25 chilometri al giorno e la sera si va a letto presto

“È ferreo il piano di marcia: fra Andrea e la meta si trovano 90 tappe da percorrere zaino in spalla. «Si cammina la mattina per evitare la calura del pomeriggio, dedicato invece alle visita delle città; dai calcoli che ho svolto sono circa 25 km al giorno. La sera si va a dormire presto per essere attivi all’alba», dice il giovane che affronta quindi la questione bagaglio. «Contrariamente a quanto si pensa, preparare uno zaino per due settimane o per due mesi non è molto diverso: il numero di cambi che ci puoi infilare è lo stesso, quello che mi porterò appresso pesa 9 chili. Strada facendo dovrò comprare qualche capo d’abbigliamento e scarpe nuove con cui sostituire quelle in uso». Per il pernottamento esiste una rete fitta di ostelli collocati sui tracciati principali da sfruttare con qualche accortezza, in Spagna infatti non
è possibile effettuare le prenotazioni prima dell’arrivo, quindi vale l’adagio “chi tardi arriva male alloggia”.

 

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