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Martina, 14 anni, in forza nel team del Torino calcio

CERESOLE D’ALBA Giovanissima, sicura di sé e determinata a proseguire il progetto intrapreso: è Martina Olocco, quattordicenne ceresolese in forza alla compagine femminile del Torino. Appassionata di calcio sin da piccola, ha indossato le prime scarpe con i tacchetti all’età di quattro anni, quando ha iniziato a giocare nella squadra maschile del paese: allora non esisteva infatti quella femminile. Il 2016 è stato l’anno della svolta: gli osservatori del Torino la notano durante una partita contro il Bra, e da lì inizia la sua avventura in maglia granata. Nei primi due anni torinesi, Martina ha partecipato con l’Under 12 alla Danone cup, conclusasi con il terzo posto a livello nazionale; ha invece iniziato la seconda stagione con l’Under 15, per poi tornare alla precedente compagine, con cui affronterà il prossimo campionato. Martina è felice di quanto sta facendo: «Con il resto della squadra è nato un ottimo rapporto e voglio continuare la mia esperienza nel Torino».

Martina, 14 anni, in forza nel team del Torino calcio
Il 2016 per la giovanissima ceresolese Martina Olocco è stato l’anno della svolta: gli osservatori del Torino la notano durante una partita contro il Bra, e da lì inizia la sua bella avventura in maglia granata.

Quello del calcio femminile è un fenomeno in continua crescita: le società calcistiche stanno dando gradualmente più spazio a un settore che esprime un gioco diverso rispetto a quello maschile, differenza che Martina prova a interpretare: «Il calcio maschile è più fisico e anche più falloso, mentre quello femminile si basa maggiormente sulla buona tecnica».

Le donne del calcio italiano sono diventate note grazie al Mondiale che si è appena concluso e all’ottima prestazione della Nazionale femminile, giunta sino ai quarti. Le azzurre sono anche state ricevute, nella giornata di giovedì 4 luglio, al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella, il quale ha evidenziato come l’ottimo andamento della competizione internazionale avrà ricadute positive sul numero di bambine che inizieranno a praticare quest’attività sportiva: «Il Mondiale l’avete vinto in Italia. Se con una platea così ristretta», ha dichiarato il presidente, «abbiamo una Nazionale di questo livello, per il futuro possiamo essere certi di un ulteriore, decisivo miglioramento».

Con l’emergere del movimento calcistico femminile in Italia, tuttavia, sono anche tornati in evidenza i pregiudizi di chi ancora discrimina le donne impegnate nello sport: è purtroppo chiara una disparità di considerazione nei confronti del mondo agonistico maschile, che Mattarella ha ricordato e ha definito «irrazionale». Martina non ha invece mai avuto problemi in questo senso; purtroppo, così non è stato per alcune delle sue compagne che, per sua stessa ammissione, hanno ricevuto critiche e offese quando giocavano nelle squadre dei propri paesi.

Dennis Bellonio

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