Chiamati dovunque la voce dei poveri si alza verso Dio

Chiamati dovunque la voce dei poveri si alza verso Dio
Padre Massimo Bonino con monsignor Brunetti a Juazeiro (Brasile)

GIORNATA MISSIONARIA Abbiamo intervistato padre Massimo Bonino, missionario in Brasile e in questi giorni ad Alba.

Come vedi la proposta del Papa di un mese missionario straordinario?

«Il Papa ha chiesto alla Chiesa di vivere nel 2019 un tempo straordinario di missionarietà per il centenario della lettera apostolica Maximum illud di Benedetto XV (30 novembre 1919)».

Cosa diceva in sintesi?

«Ricordava che l’universalità divina della missione della Chiesa esige l’uscita da un’appartenenza esclusivistica alla propria patria o etnia. La novità salvifica di Gesù Cristo richiede il superamento di ogni introversione etnica ed ecclesiale. Anche oggi la Chiesa ha bisogno di uomini e donne che rispondano generosamente alla chiamata a uscire dalla propria famiglia, dalla propria patria, lingua e Chiesa locale. La missio ad gentes contribuisce alla conversione di tutti i cristiani. La provvidenziale coincidenza con la celebrazione del Sinodo sull’Amazzonia contribuisce a sottolineare come la missione affidataci da Gesù sia ancora attuale e necessaria».

Quali sono le prospettive per i popoli più deboli nell’economia attuale?

«La globalizzazione dei mercati e la speculazione finanziaria sull’economia reale hanno come conseguenza l’impoverimento progressivo di tutti i popoli, con una piccola elite (10%) che gode del 90% della ricchezza nel mondo, e il rimanente 90% della popolazione mondiale che si deve accontentare del 10%. Sempre più persone, soprattutto in Africa, sono considerate esuberi da chi ha in mano le leve della finanza. Viene ritenuto tranquillamente accettabile che sempre più persone “scompaiano”, in senso metaforico ma anche purtroppo in senso letterale, dalla faccia della terra».

Cosa succede in Brasile?

«Un golpe bianco parlamentare ha rovesciato la presidente Dilma Rousseff e stabilito un Governo provvisorio che ha avviato privatizzazioni e tagli economici. La strategia di Bolsonaro è strappare al Paese la sovranità popolare, tipica di una democrazia moderna, sostituendola con una “dittatura” camuffata da repubblica. La popolazione viene “derubata” dei suoi diritti e delle politiche pubbliche che negli anni precedenti avevano portato 40 milioni di persone fuori dalla povertà».

Che cosa significa per te una Chiesa che si incultura?

«La cattolicità della Chiesa è esattamente il contrario di una Chiesa “globalizzata”. Per globalizzazione si intende oggi un mondo uniformato. I media e le reti sociali vengono usati per ridurre al massimo le resistenze e convincerci che siamo “tutti uguali”. La globalizzazione sradica le persone e produce “individui”. La cattolicità della Chiesa, al contrario, si fonda sul mistero dell’incarnazione di Gesù e ci invita a farci prossimi a ogni essere umano; produce comunione, un “popolo di Dio” in cui le ricchezze di ciascuno sono preservate».

Tu lavori con terapie naturali… Qual è il tuo rapporto con la terra e le sue risorse?

«Ciascuno di noi è figlio della sua terra. Lavoro con produzione di verdure, ortaggi e piante medicinali senza uso di agrotossici. È incredibile come le piante siano preziose alleate della nostra salute. Sia i principi attivi presenti in fiori, radici, foglie, sia l’energia della pianta in sé, aiutano a mantenere alte le difese immunitarie del corpo. Anche per questo la terra va usata per il bene comune. Troppe volte, soprattutto in Brasile, la proprietà privata e le recinzioni sono l’ultima parola quando si parla di terra».

Quali sono i luoghi della missione in Italia e Brasile?

«Siamo chiamati a ripercorrere le orme di Gesù, optando per una presenza là dove l’umanità delle persone si trova minacciata, indifesa, a rischio; là dove il grido del povero si alza verso Dio. In ogni situazione in cui, ancora oggi, siamo costretti a sentirci profondamente scossi, come Gesù che “…sbarcando vide molta folla e si commosse perché erano come pecore senza pastore” (Mc 6,34)».

a cura di Gino Chiesa

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