Coronavirus in Piemonte: per la fase monitoraggio con tre livelli di indicatori e quattro diverse allerte

Alberto Cirio
Alberto Cirio

TORINO La Regione Piemonte vigila sull’andamento del contagio da Covid-19 con tre livelli di monitoraggio: quello sui dati raccolti dall’Unità di crisi sulla base dei 21 indicatori individuati dal Ministero della salute; un focus quotidiano dei livelli di attenzione locale in base al modello elaborato l’epidemiologo dell’Imperial college Paolo Vineis; l’analisi basata su dati istituzionali riguardanti la sanità la situazione economico-sociale.

«I tre livelli servono per avere dati aggiornati quotidianamente, in modo da bloccare sul nascere eventuali nuovi focolai», sottolinea il governatore Alberto Cirio nell’intervista che si può leggere sul nuovo numero di Gazzetta d’Alba in edicola da domani, martedì 12 maggio.

La vigilanza prevede quattro gradini di allerta, che spaziano dal bianco delle situazioni normali al giallo dell’attenzione, all’arancio della preallerta fino al rosso dell’allerta. A ciascun colore corrispondono misure di contenimento e di predisposizione della sanità che non sono automatiche ma vengono stabilite di volta in volta dalla Regione in accordo con il Governo, valutando le singole situazioni.

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