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La pastorizia si può imparare: a Paroldo nasce la prima scuola d’Italia

Coldiretti: la Regione aiuti gli allevatori!

PAROLDO Nella maggior parte dei casi la pastorizia è un mestiere che si eredita dai familiari. L’iniziativa che verrà presentata venerdì 25 in borgata Cavallini, a Paroldo, va invece nella direzione opposta e punta a formare professionalmente gli addetti all’allevamento ovicaprino del terzo millennio.
Si tratta della prima scuola di questo genere in Italia. L’appuntamento è alle 15, tra le case in pietra della borgata a pochi passi dal centro del paese, dove avrà sede la scuola e dove si terranno le lezioni teoriche. Interverranno, tra gli altri, il vicepresidente della Regione e assessore allo sviluppo della montagna Fabio Carosso e il presidente di Coldiretti Piemonte Roberto Moncalvo.

L’associazione agricola, attraverso il proprio ente di formazione professionale Inipa ha promosso la scuola di pastorizia in collaborazione col Comune di Paroldo, che da anni, sotto la spinta del sindaco Piercarlo Adami, sta lavorando al rilancio del settore e al recupero di borgata Cavallini, dove sta per essere completato anche un ecomuseo dedicato all’allevamento della pecora di Langa. Quella di venerdì sarà al tempo stesso la presentazione della scuola e l’inaugurazione vera e propria dell’attività formativa.
Gli iscritti sono 18, alcuni dei quali provenienti da fuori regione. Il numero di partecipanti sarebbe stato anche maggiore, ma per ragioni legate ai protocolli di sicurezza contro il Covid-19 gli organizzatori hanno dovuto limitare le iscrizioni.

Il corso sarà diviso in moduli di un centinaio di ore ciascuno. Quello che inizierà venerdì 25 si svolgerà tra Paroldo e l’istituto lattiero-caseario di Moretta e vedrà la collaborazione della facoltà di veterinaria dell’Università di Torino. Saranno trattati aspetti tecnici e sanitari legati agli animali e alla lavorazione del latte.  I moduli successivi (previsti tra la primavera, l’estate e l’autunno del 2021) toccheranno aspetti relativi alla lavorazione delle carni, alla gestione di greggi e pascoli (con stage estivi in allevamenti dell’alta Langa) e questioni amministrative e gestionali delle imprese, tema quest’ultimo molto rilevante per aiutare gli allevatori a districarsi tra i vari aspetti normativi. La scuola di pastorizia ha l’obiettivo di rilanciare un’attività che in alta Langa ha una tradizione secolare, ma che da alcuni anni deve fare i conti con numeri di capi, di aziende in calo e difficoltà di ricambio generazionale.

La scelta della sede non è casuale, dal momento che Paroldo è una delle capitali dell’allevamento ovino e della produzione casearia della zona. L’incontro di venerdì servirà anche per fare il punto sullo stato di salute del settore nella nostra Regione dal momento che l’allevamento e la produzione di formaggi possono avere un valore non soltanto economico, ma anche sociale e ambientale rilevante, contribuendo alla manutenzione e alla salvaguardia di terreni che rischiano l’abbandono.

Corrado Olocco

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