Anziché fare il terzo ponte meglio collegare Moretta e San Cassiano in galleria

Alba: modifiche temporanee alla viabilità 2

LETTERA AL GIORNALE Gentile direttore, leggo in questi giorni di lunghe diatribe tra i favorevoli e i contrari al terzo ponte sul Tanaro come soluzione principe alle note criticità legate alla viabilità albese. Ricordo i tempi universitari in cui si studiava statistica e le teorie delle code come scienza applicata alla viabilità. La problematica dell’alta percorrenza non può essere risolta se non esiste una fonte di “sfogo” a monte della zona critica oggetto dell’intervento.

Nello specifico, la realizzazione di un terzo ponte senza una vera “tangenziale” ad alto scorrimento che permetta di bypassare la zona della Moretta per chi va o proviene dall’alta Langa, ritengo che, purtroppo, risolva poco. Personalmente non sono in grado di valutare, da osservatore esterno, l’effettiva realizzabilità della tangenziale est (il cui tracciato sarebbe previsto correre lungo il torrente Cherasca, alla base del rilievo collinare Altavilla-Como, fino alla confluenza sul corso Cortemilia), visto l’insediamento di abitazioni e aziende che insistono oramai nella zona interessata.

Mentre, invece, mi parrebbe molto più efficace (e forse anche socialmente meno impattante) valutare la realizzazione di una tangenziale opposta: quella che dall’inizio di corso Cortemilia, sottopassando in galleria il rilievo di Santa Rosalia, condurrebbe in zona San Cassiano permettendo di raggiungere molto facilmente l’ospedale di Verduno e l’autostrada Asti-Cuneo (compreso Torino). Questa soluzione, a mio avviso, alleggerirebbe moltissimo sia il traffico che normalmente grava nel tratto tra la Moretta e piazza Michele Ferrero sia tutto quello indotto circostante.

Anziché procedere sempre e solo per slogan (alcune volte privi di fondamento analitico), utilizzando le telecamere già presenti per il monitoraggio del traffico sulle direttrici stradali principali, si potrebbero confrontare le diverse soluzioni viarie tramite modelli statistici e matematici, per capire quale sarebbe il reale impatto sui flussi di traffico in funzione delle diverse soluzioni.

Soluzioni che, ovviamente, andrebbero confrontate “pesando” opportunamente anche le implicazioni realizzative (per esempio espropri dei terreni necessari, impatti su abitazioni e aziende già esistenti etc.), il tutto finalizzato alla necessità di individuare la soluzione migliore per la comunità con i relativi rapporti costi/benefici. Anziché banalmente schierarsi, per una soluzione o per l’altra, in funzione del colore politico della fazione che la propone.

dottor Alberto Paglialunga Paradisi

Politici litigiosi sempre su tutto

Caro direttore, leggo la prima pagina di Gazzetta. Ma è mai possibile che i politici debbano sempre litigare su tutto, soprattutto su argomenti che esulano dalla loro competenza?
Il problema di un nuovo ponte sul Tanaro è un problema esclusivamente tecnico, che deriva dal flusso dei veicoli e dal piano regolatore della città. Se i politici avessero un barlume di intelligenza, cosa impossibile, altrimenti non avrebbero fatto i politici (questo è il mio pensiero ma non si può scrivere), incaricherebbero uno studio di ingegneria per esaminare il problema e proporre la miglior soluzione, anche compatibilmente con le risorse disponibili. Solo questa è la strada giusta.
Purtroppo dobbiamo rassegnarci ai disastri quotidianamente combinati dai politici, dalla loro ignoranza e prosopopea, vedi sanità.
Gianni Carnevale, Bra

Grazie a Paradisi e Carnevale per le lettere. Se qualche volta superficialità e interessi politici hanno determinato scelte poco oculate e lungimiranti, va però riconosciuto a tutte le Amministrazioni albesi succedutesi un sostanziale impegno a migliorare la città. Il dramma è che tanti progetti, avviati decenni prima, inevitabilmente vanno a cozzare con situazioni, costi ed esigenze completamente cambiati.

g.t.

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