Neive celebra Dante Giacosa con il raduno delle Fiat 500

A NEIVE si svolge sabato 26 e domenica 27 il memorial Dante Giacosa, una due giorni interamente dedicata all’ingegnere della Fiat, originario di Neive, considerato il padre della Fiat 500, e di molti altri modelli storici della casa automobilistica torinese.

Durante la manifestazione, negli angoli più suggestivi del borgo medievale, verranno esposti modelli storici della Fiat, dalla Fiat Zero alla Topolino, la Cisitalia e Cisitalia cabrio, la Campagnola, la Fiat 1900 e Fiat 128, la Granluce e la Touring.

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Nel castello di Neive, sono state esposte due vetture Cisitalia da corsa storiche, disegnate da Giacosa, negli anni del dopoguerra, e una delle quali guidata da Nuvolari. Edoardo Magnone presidente del Registro Fiat italiano, una delle più importanti associazioni d’auto d’epoca racconta, che Giacosa disegnò la Cisitalia D46, su richiesta di Piero Dusio, partendo come base dai particolari delle Fiat. Di questo esemplare ne esistono cinquanta, e quella esposta a Neive è la numero nove, esemplare che corse il primo circuito del valentino, fu pilotata da Nuvolari, e divenne famosa, perché arrivato ai box, il pilota consegnò il volante ai meccanici e proseguì la gara utilizzando solo il piantone. La Cisitalia grigia, rappresenta l’evoluzione di quella precedente, appartenne al campione Felice Bonetto, ha partecipato e vinto numerose gare, il motore funziona ancora a miscela alcolica, ossia alcol metilico e olio di ricino. È stata ritrovata in Argentina, venne riportata in Italia, e con otto anni di lungo lavoro è stata restaurata. «Ora queste macchine –  prosegue Magnone –  vengono utilizzate per le esposizioni, dove gli appassionati possono godere di questi giocattoli, perché  poi alla fine sono giocattoli. Non hanno un valore commerciale preciso, hanno un gran valore personale, molto soggettivo».

A Neive capoluogo in piazza Garibaldi, si svolge il  Raduno delle 500 d’epoca, organizzato da Fiat 500 club Italia, che nel pomeriggio, hanno sfilato lungo il percorso delle Tre torri, partendo da Neive, passando poi per Castagnole Lanze e Barbaresco, per fermarsi al cimitero di Neive, a rendere omaggio alla tomba dell’ingegnere Giacosa.

Silvana Fenocchio

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