Furti in abitazioni nelle province di Cuneo, Asti e Pavia: 12 sinti arrestati

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CUNEO Dalle prime ore di questa mattina, martedì 3 agosto, i Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cuneo stanno dando esecuzione all’operazione Octavia, un’Ordinanza di applicazione di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Cuneo nei confronti di 12 persone (otto uomini e quattro donne) ritenute responsabili di Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati in abitazione, in esercizi commerciali e di ricettazione. Dei 12 arrestati, otto sono stati portati in carcere, uno è ai domiciliari e tre sottoposti a obbligo di dimora.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cuneo e condotta dai Carabinieri del Nucleo investigativo, ha consentito di disarticolare un sodalizio composto da nomadi sinti piemontesi, ritenuti responsabili di diverse decine di furti consumati nelle province di Cuneo, Asti e Pavia. Per la realizzazione della fase esecutiva odierna sono stati impiegati circa 100 militari dei Comandi provinciali di Asti e Cuneo.

L’attività investigativa ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine al loro coinvolgimento nella consumazione di 58 episodi delittuosi di tipo predatorio, commessi nello stesso arco temporale. In particolare, gli indagati sono ritenuti responsabili di: 30 furti aggravati in abitazione (28 in provincia di Cuneo, uno nell’Astigiano a Mombercelli e uno a Varzi in provincia di Pavia); 23 furti aggravati in esercizi commerciali, tutti ubicati in provincia di Cuneo; due furti con destrezza (consumati con la tecnica dell’abbraccio); due ricettazioni di refurtiva trafugata nei predetti furti; un 1furto aggravato su autovettura, consumato in provincia di Cuneo.

Il valore complessivo della refurtiva trafugata è stato quantificato in più di 100mila euro, consistente in oro, preziosi vari, elettrodomestici e abbigliamento, rubati dalle abitazioni e abbigliamento vario per uomini, donne e bambini, generi alimentari, piccoli elettrodomestici e giochi elettronici, rubati dagli esercizi commerciali.

La maggior parte degli indagati, di età compresa tra i 18 e i 50 anni, risiede a Magliano Alpi e a Rocca de Baldi, in provincia di Cuneo, laddove si ritiene essere stata realizzata la base logistica e la sede dell’organizzazione per delinquere. Nel corso delle indagini è emersa una peculiare suddivisione dei compiti tra gli indagati: gli uomini si occupavano dei furti in abitazione, mentre le donne di quelli ai danni degli esercizi commerciali. Gli stessi, per portare a compimento i colpi programmati, disponevano di strumenti da scasso, mezzi di comunicazione e autovetture con targhe artefatte per effettuare i sopralluoghi e successivamente i furti veri e propri.

 

 

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