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Giacomo e Giovanni Battista Dallorto: storie di uomini e di vino

SOMMARIVA PERNO Un quadro e un’azienda di altri tempi, dove lavoro, familiarità e cordialità sono le cose che più colpiscono quando si incontrano Giacomo e Giovan Battista Dallorto nella loro azienda di località Paradiso a Sommariva Perno, vicino alla frazione Valle Rossi. L’azienda, nata all’inizio degli anni ’90, ha compiuto trent’anni sembra piccola, ma i fratelli Dallorto, 79 anni Giacomo e  86 Giovan Battista, lavorano ancora 15 giornate piemontesi di vigna nella zona sopra la loro casa che prende il nome dalla chiesetta di campagna situata sul cucuzzolo, il  santuario della Madonna del Tavoletto che esisteva con certezza nel 1565.

Giacomo e Giovanni Battista Dallorto: storie di uomini e di vino
Giacomo Dallorto

Le 15 giornate sono distribuiti tra i rossi tra cui si distinguono il Roero, vitigno nebbiolo, al di quà del Tanaro e la barbera e i bianchi, Arneis e Favorita. «Merito del vino è di nostro nipote Giorgio, l’enologo dell’azienda. Noi siamo le braccia e siamo contenti, il gran merito del vino va a lui. La più grande soddisfazione sono i numerosi clienti sparsi un pò dovunque, il fatto che siano tanti e che ogni tanto si aggiunga qualcuno ci rende felici. Per noi fare il buon vino e lavorare nei filari è tutta la nostra vita. Noi non siamo attratti dal guadagno, per noi conta il lavoro, anche duro, anche se siamo ormai anziani e vedere il nostro vino apprezzato». Così tanto apprezzato che nel 2015, i vini di produzione dei fratelli Dallorto sono stati premiati dall’Ordine dei cavalieri del Roero in un concorso enologico;  quattro medaglie d’oro che quelli del Tavoletto espongono con orgoglio.

Questa è una bella storia di uomini e di vino, di gente del Roero, abituati alla vita dura, ad affrontare avversità ma anche a gioire di successi. Una favola bella che allieta le nostre terre, dove si va oltre al vino contenuto in una bottiglia etichettata, che racchiude le rughe delle canizie, il lavoro sotto il sole, la fatica ma anche la cordialità di quando si riceve un cliente e si soffre un calice da assaggiare. Profumo delle terre del Roero, vino che raccoglie l’uomo che lavoro i filari, dell’uomo che affina il vino nelle botti e lo spilla per imbottigliare e distribuire.

Lino Ferrero

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