La prima notte della stagione del tartufo bianco d’Alba

La prima notte della stagione del tartufo bianco d'Alba

MONCALVO Una grande cerimonia, all’interno di una location prestigiosa come la scuola di danza Orsolina 28, che ha visto una grande partecipazione da parte del mondo dei trifolao e delle istituzioni. Dopo lo spettacolo teatrale Il battito del bosco a cura degli Holden Studios nel teatro all’aria aperta, organizzato dall’Ente turismo Langhe Monferrato e Roero con il sostegno della provincia di Cuneo, è partito il countdown per la mezzanotte, in cui sarebbe ufficialmente iniziata la stagione di cerca dei tartufi. Durante la cena sono stati premiati i sindaci di tutti i paesi e città piemontesi che ospitano una fiera del tartufo, contribuendo alla promozione e alla valorizzazione di questo settore così importante per la nostra economia.

Il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso commenta l’apertura della stagione di raccolta del tartufo bianco da Moncalvo dove è in corso Tuber primae noctis: «È il capodanno per il tartufo, siamo tutto pronti e siamo felici perché è un prodotto che rappresenta il Piemonte. Il clima non è stato favorevole ma ci auguriamo che le piogge degli ultimi gironi possano portare ottimi frutti».

A mezzanotte, tra il buio della serata monferrina e l’umidità del bosco moncalvese, è stato dato il via alle danze con una dimostrazione dei trifolao che, accompagnati dai loro fidi tabui, sono partiti alla ricerca dei preziosi funghi sotterranei.

Abbiamo seguito, curiosi, le orme di Lola, uno splendido lagotto romagnolo, che dopo pochi minuti di ricerca ha iniziato a raspare nel terreno, segno che qualcosa si nascondeva nelle viscere della terra. Ecco infatti affiorare poco dopo un piccolo tartufo, per il quale il padrone subito festeggia e ricompensa la cagnetta felice.


Lilliana Allena, presidente ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba: «L’8 ottobre inaugureremo la Fiera e il tema di quest’anno è Connessi con la natura per portare un nuovo messaggio culturale sulla sostenibilità».

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Mauro Carbone, direttore Ente tursimo: «Abbiamo avuto un’estate molto asciutta non possiamo immaginare di avere tanti tartufi subito, ma abbiamo tempo per aspettare che piova e il tartufo nasca. Dal punto di vista del turismo ci aspettiamo una stagione ottima. Ci sono tante prenotazioni e pensiamo sia la volta buona di una ripartenza forte»

Che stagione sarà per il tartufo bianco?
La parola a Mario Aprile, presidente dell’Associazione trifulau albesi: «Inizio stagione un po’ compromessa dalla siccità e siamo preoccupati per questa situazione ma abbiamo la speranza che piova in questi giorni per salvare la stagione, almeno da metà ottobre in avanti».

Lorenzo Germano

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