La forte domanda e un’offerta ancora scarsa spingono il prezzo dei tartufi verso l’alto

La forte domanda e un’offerta ancora scarsa spingono il prezzo dei tartufi verso l’alto
Il mercato all'interno del PalaTartufo.

FIERA DEL TARTUFO Ancora una volta è stata Gazzetta d’Alba a fare il borsino del tartufo bianco d’Alba nel mercato del cortile della Maddalena, grazie all’aiuto dell’esperto trifolao Stelvio Casetta, presidente dell’Associazione tartufai di Alba. La forte domanda e un’offerta ancora scarsa e di non altissima qualità (per i tartufi migliori occorrerà aspettare novembre e dicembre) spingono il prezzo dei tartufi verso l’alto. L’avvio di sabato 9 ottobre è stato in linea con le previsioni del nostro giornale con le pezzature più piccole vendute a 400-450 euro l’etto e i tartufi bianchi migliori a 500 euro l’ettogrammo. Domenica 10 la penuria di prodotto ha fatto alzare il prezzo a 500 euro per i tartufi più piccoli e 550 euro per i più grandi, con punte fino a 600 euro. Una crescita dei prezzi che non ha risparmiato nemmeno i tartufi neri, scambiati a 130-140 euro l’ettogrammo, un prezzo altissimo rispetto al 2020. La tendenza dovrebbe cambiare con i primi freddi e le piogge che finalmente sono cadute sul Piemonte, ma prima di fine ottobre-inizio novembre non dovrebbe decollare la stagione nella quantità, con il prezzo che potrebbe ancora salire nelle prossime settimane.

Marcello Pasquero

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